Prosegue la corsa di Claudio Ricci verso le Regionali del 2020 quando, ha annunciato con grande anticipo sui futuri avversari, si candiderà a presidente sostenuto da tre liste civiche autonome.
Ricci ha radunato i suoi sostenitori (circa 160 tra delegati e referenti nei territori del Movimento civico) per affrontare il tema della sanità umbra, a cui nel 2017 sono stati destinati 1,8 miliardi di euro all’anno. Una cifra, ha ricordato Ricci, che rappresenta sino al 70% del bilancio regionale. Secondo il Movimento, però, si si può utilizzare meglio il 20% di tali risorse, per migliorare i servizi a partire dai tempi di attesa per visite ed esami sanitari.
Ma l’incontro ha offerto anche l’occasione per fare un bilancio dell’attività svolta in Regione. Sul piano politico istituzionale, Ricci ha confermato che la rete civica in Umbria si sta “consolidando e ampliando” (può oggi contare su circa 500 rappresentanti e delegati) e si candiderà, “con certezza e per vincere“, alle elezioni regionali della primavera del 2020. Saranno tre le liste civiche che verranno presentate, “in modo autonomo e trasversale“, con un programma “concreto e realizzabile” per “cambiare, ma con la capacità di fare”.
“L’Umbria, in dieci anni – ha detto Ricci – ha perduto 15.000 posti di lavoro e le famiglie povere sono ormai oltre 30.000“.
E il 10 novembre Ricci ha annunciato che convocherà la stampa per presentare ufficialmente la sua candidatura a presidente, i marchi delle tre liste civiche ed i punti principali del programma Umbria 2020 – 2025. Da oggi sarà possibile presentare le proposte di candidatura, a consigliere regionale, nelle tre liste civiche previste.