Anche Spoleto – chiamata alle elezioni il prossimo 3 e 4 ottobre per rinnovare Sindaco e Consiglio comunale dopo la sfiducia al governo De Augustinis – ha tenuto a battesimo la legge cosiddetta spazza-corrotti, approvata nel gennaio 2019 sotto il governo Conte I con l’obiettivo, anche nel nome della trasparenza, di prevenire, accertare e reprimere i delitti contro la Pubblica amministrazione: aumentando gli strumenti investigativi (a cominciare dagli agenti sotto copertura), inasprendo le pene per i corrotti e modificando l’ordinamento carcerario.
Ma anche introducendo paletti alle donazioni ai movimenti politici, da registrare in appositi libri per le elezioni nei comuni sopra 15mila abitanti, per finire con la pubblicazione dei curricula e dei certificati penali di aspiranti sindaci e consiglieri comunali.
Spazzacorrotti, saranno pubblici i casellari penali dei candidati
Il limite massimo per la pubblicazione di questi ultimi era fissato per lo scorso 19 settembre e c’è da giurarci che qualcuna delle 19 liste che sostengono la corsa dei 7 candidati sia arrivata ben oltre il limite.
Alla mezzanotte del 21 comunque tutto sembra a posto. I più hanno realizzato dei siti internet ad hoc; i Partiti più grandi si sono affidati alle piattaforme nazionali per inserire i dati dei propri supporter, rendendo non sempre facile la ricerca.
Il tutto in nome della trasparenza che contraddistingue gran parte di questa norma, che consente ai cittadini, mediante l’accesso a internet, di conoscere “vizi e virtù” dei candidati e di poter così meglio decidere come esprimere il proprio voto alle elezioni.
“Faccio il candidato”, in 433 per 24 posti, 7 per il Sindaco, quote rosa al 43%. Anzi no, sono 427, 6 bocciati
Chiariamo subito che a Spoleto, l’esercito dei 427 aspiranti consiglieri (più 7 alla carica di primo cittadino) si presenta senza un solo condannato per reati di corruzione, a dimostrazione che sotto questo punto di vista la città del festival è rimasta sempre immune da tale fenomeno criminoso.
Sei di loro (1 candidato sindaco e 5 aspiranti consiglieri), ovvero l’1,38% del totale, hanno però avuto almeno un precedente con la Giustizia. Per lo più in anni lontani, spesso senza appellare fino al terzo grado le condanne ricevute, quasi tutte di natura pecuniaria (a parte due casi).
C’è da chiedersi se tutti e sei fossero a conoscenza di questa norma che rende pubblico il proprio passato. Ma oramai la “prima volta” della spazza-corrotti è diventata realtà.
Tre gli aspiranti primi cittadini (Diego Catanossi, Rosario Murro e Andrea Sisti) che possono vantare liste senza precedenti penali.
Vediamo quindi, rispettando l’ordine alfabetico dei candidati sindaci, luci e ombre.
MARIA ELENA BECECCO – le due liste dell’unica candidata donna alle prossime elezioni, Spoleto Futura e Forza Italia, presentano un solo casellario giudiziale “positivo”, quello del capolista di Forza Italia Giorgio Mulé, attuale Sottosegretario alla Difesa, che conta tre condanne pecuniarie (da 200 a 600 euro di oggi) per altrettanti reati di “diffamazione a mezzo stampa“: fatti commessi nei lontani anni ’90. Senza passare per chi vuol difendere la propria categoria, questi sono i rischi del mestiere del giornalista, legati a una legge post bellica che il Parlamento si guarda bene dall’adeguare a quelle dei cosiddetti Paesi civili. Basti pensare che in Italia la diffamazione è un reato doloso mentre, solo per fare un esempio, il chirurgo che sbaglia ad operare la gamba sana anziché quella malata, si rende autore di un reato colposo. Ecco comunque la lista dei curricula e dei casellari giudiziali di Spoleto Futura e Forza Italia.
DIEGO CATANOSSI – il più giovane dei candidati a sindaco, leader di Spoleto 2030, costola civica di Azione di Calenda, registra un risultato pieno con i 24 candidati che non hanno mai riportato condanne (qui la lista dei curricula e dei casellari giudiziali)
GIANCARLO CINTIOLI – nelle quattro liste che sostengono il civico Cintioli solo in un caso si trova un precedente penale, frutto probabilmente di una bravata giovanile, del candidato al consiglio Alberto Calabresi (Difendiamo Spoleto) condannato nel ’95 per “danneggiamento continuato in concorso” con una multa pari agli odierni 206 euro (qui la lista dei curricula e casellari giudiziali di Insieme per Spoleto, Spoleto Sì, Rinascere per Cintioli e Difendiamo Spoleto)
PAOLO IMBRIANI – sono due gli ‘alert’ che interessano la squadra del candidato Paolo Imbriani, entrambi nel Partito di riferimento, la Lega dove la candidato Candida Bartoli 26 anni fa è stata sanzionata con una ammenda di € 258 per “violazione degli obblighi di assistenza familiare”. Della stessa squadra verde fa parte Luca Filipponi che nel 2012 ha “violato il divieto di emettere assegni” per il quale è stato condannato a 4 mesi (pena espiata in regime dei domiciliari). Nessuna criticità nelle altre due liste di Spoleto nel cuore, la lista del candidato Imbriani, e di Cambiamo (qui la lista dei curricula e casellari giudiziali di Spoleto nel cuore, Lega e Cambiamo)
SERGIO GRIFONI – due ‘segnalazioni’ rilasciate dal Tribunale anche nelle tre liste che sostengono Sergio Grifoni. Se Fratelli d’Italia e Alleanza civica risultano perfettamente ‘pulite’ con la giustizia è proprio la lista dell’aspirante primo cittadino a registrare due ombre, a cominciare dallo stesso Grifoni che nel 1997 è stato condannato alla multa di 774 euro odierni per “omesso versamento di ritenute previdenziali e assistenziali”.
“E’ una vicenda di tanti anni fa” dice Grifoni a Tuttoggi “di quando ero presidente di una cooperativa; l’amministrazione non versò due ratei mensili di ritenute e, quale legale rappresentante, mi venne inflitta questa sanzione pecuniaria che pagai immediatamente”.
Più recente il reato ascritto al candidato al consiglio comunale Marcello Titta condannato a 1 anno e sei mesi (pena sospesa) per “occultamento o distruzione di documenti contabili” (qui la lista dei curricula e casellari giudiziali di Obiettivo comune, Alleanza civica e Fratelli d’Italia)
ROSARIO MURRO – nulla da segnalare per la lista a 16 del candidato del Popolo della Famiglia Murro (qui l’elenco). Per due giorni i responsabili del movimento di Adinolfi non hanno risposto alla nostra richiesta di conoscere dove trovare la pubblicazione di cv e certificati, rintracciati poi sul sito del partito nazionale.
ANDREA SISTI – fa l’en plein, quanto a candidati senza precedenti penali, anche la squadra di Andrea Sisti che non segnala alcuna criticità per i circa 110 aspiranti candidati allo scranno di consigliere comunale (qui la lista di curricula e casellari giudiziali dei candidati di M5S, Ora Spoleto, Civici X, Pd ed Eleggi Spoleto).
Elezioni, adempimenti conclusi
Dunque anche questa parte per le elezioni dal sapore burocratico, che ha impegnato gli assistenti dei candidati per diversi giorni (e non osiamo pensare i cancellieri del Tribunale), può dirsi conclusa. Difficile ipotizzare se l’applicazione di tale norma inasprirà la bagarre elettorale, peraltro già accesa, specie sui social media.
® Riproduzione riservata