Un anno fa la vittoria del centrodestra e l’insediamento del sindaco Stefano Zuccarini alla guida della città. Una vittoria contro il candidato del centrosinistra, il civico Luciano Pizzoni. Un cambio d’epoca, che avrebbe anticipato di poco il cambio nei palazzi della Regione. Un cambio che lo stesso Zuccarini e tutti gli assessori hanno ricordato oggi sui social con una valanga di post celebrativi.
Il ballottaggio
La notte del 9 giugno fu proprio quel che incoronò Zuccarini e che lo vide prevalere con il 55,99 per cento delle preferenze portando a casa 15.016 voti. Luciano Pizzoni e la sua coalizione si fermarono a 11.804 voti, per il 44,01 per cento. Dieci giorni dopo, il 19 giugno, arriverà l’ufficializzazione della squadra. Alcuni consiglieri d’opposizione che rientrano a Palazzo dalla porta principale, come Riccardo Meloni che diventa vicesindaco, o di Marco Cesaro, che conquista le pesanti deleghe all’Urbanistica.
Il sindaco Zuccarini
“Un anno fa venivo proclamato sindaco di Foligno e la Citta cambiava volto dopo 73 anni – Una emozione enorme che ho condiviso con tanti amici e tanti cittadini la sera del 9 giugno 2019. Quella emozione la porto con me ogni giorno mentre mi accingo ad adempiere i miei doveri di amministratore per il bene della comunità. Tante sfide abbiamo affrontato in questo anno con la mia Giunta e con i miei Consiglieri ed a loro va il mio più sentito grazie per l’impegno e la dedizione profusi senza risparmio.
Certo era difficile immaginare che sarebbe successo tutto questo . Gli ultimi mesi sono stati durissimii, ma li abbiamo affrontati con la stessa umiltà, determinazione ed impegno del primo giorno e questo ci ha fatto crescere e fortificare . Ho fatto del mio meglio, mettendoci tutto il mio cuore e tutte le mie capacità perché i mei concittadini lo meritano , perché Foligno lo merita. Vi stringo tutti e vi abbraccio affettuosamente con la consapevolezza delle tante altre sfide che ci attendono e nella convinzione che insieme ce la faremo“.
Il Movimento cinque stelle
Il capogruppo David Fantauzzi ha guidato il duo, costituito anche dalla consigliera Rosangela Marotta. Una truppa molto attiva, se si considera che il 73 per cento degli atti presentati in consiglio in questo primo atto potano la loro firma. “La prima parte dell’anno è stata di proseguo della campagna elettorale e di piccoli restyling per la maggioranza – dice Fantauzzi – tolto il cambio dei vertici Vus. Poi, con l’esplosione del Covid, molta attesa senza scelte. Non si vede molto per esempio sul rilancio del turismo. Noi abbiamo lanciato l’idea del voucher, per incentivare gli arrivi e incentivare le persone a spendere. Idea accolta, ma a cui non è stato dato seguito“.
Il centrosinistra
A tracciare il bilancio del centrosinistra è Elia Sigismondi, capogruppo del Partito democratico. “Per il Pd e il centrosinistra è un’esperienza nuova – dice – ma siamo riusciti a creare un equilibrio e marciamo uniti da giugno in un clima costruttivo, di stima e di collaborazione. Dalla maggioranza abbiamo invece incontrato solo chiusura. Quanto all’amministrazione, trovo una situazione autoreferenziale e chiusa. Si parla di collaborazione con la minoranza, ma poi ci troviamo di fronte alla chiusura totale. Veniamo spesso percepiti come un grande fastidio. Quanto ai provvedimenti, c’è una certa stasi. Mancano provvedimenti con la P maiuscola per il tessuto economico. E per realizzarli serviva il tavolo economico che avevamo proposto. Vedo solo tanto immobilismo e retorica”.