“Il Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo ed i Consiglieri del Gruppo Civico “LA SVOLTA” esprimono netto dissenso a fronte della posizione – gravissima – dell'On. Domenico Benedetti Valentini e dei circoli locali di Alleanza Nazionale che ancora una volta hanno dimostrato di fare politica perseguendo fini precipuamente elettoralistici, per altro mal calcolati.
E' gravissima l'interferenza sulla questione delle biomasse, in quanto il Consiglio Comunale di Gualdo Cattaneo non più di una settimana fa ha ratificato la propria definitiva ed assoluta ricusazione al suddetto progetto di co-combustione.
Non si capisce per quale motivo il gruppo consiliare di AN non fosse nemmeno presente alla votazione per poi venirsene fuori a distanza di una settimana con simili posizioni. Non si comprende per quale motivo l'incontro con le cosiddette “forze imprenditoriali” si sia svolto fuori da Gualdo Cattaneo, nella segretezza, e senza che lo stesso venisse pubblicizzato tra la popolazione: si voleva forse evitare la presenza di qualcuno che potesse in qualche modo apportare un contraddittorio sul problema in questione? Cosa ancor più grave, non si capisce come fanno l'On. Benedetti
Valentini e i circoli di AN ad essere a conoscenza dei riferiti processi di combustione di biomasse già in atto in centrale, visto che nemmeno le autorità comunali risultano esserne informate. Soprattutto non si capiscono le ragioni dell'inversione di rotta dei vertici di AN locali sulla questione biomasse: infatti alcuni componenti del gruppo
dirigente definivano pubblicamente, fino a qualche mese fa, le “biomasse” come “viatico per l'incenerimento dei rifiuti”.
Inoltre va aggiunto che gli esponenti locali di AN si sono guardati bene dal partecipare alle conferenze-dibattito organizzate dal Comitato sulla questione, alle quali hanno parlato insigni studiosi del calibro di Tamino, Vantaggi, Mocci, Fedi e Ghirga, ma alcuni di loro erano presenti il 10 settembre a Ponte di Ferro a fischiare gli attivisti provenienti da tutta Italia e a contestare il Dr. Ghirga mentre parlava dei danni del carbone alla salute umana.
Il Comitato e il Gruppo Civico “LA SVOLTA” ribadiscono la necessità della chiusura dell'impianto per il rilancio del territorio: la centrale toglie al nostro comprensorio molto di più di quanto non sia in grado di dare, in termini sia di inquinamento ambientale ed acustico, di impatto visuale, di deprezzamento degli immobili rispetto ai comuni limitrofi, e di mancato sviluppo dei settori agroalimentare, enogastronomico e turistico, vere grandi risorse delle nostre colline il cui incremento – incompatibile con la presenza di una centrale termoelettrica – si concretizzerebbe in centinaia di nuovi posti di
lavoro, soprattutto per i giovani. Di quale benessere parlano Benedetti Valentini e i signori di AN? A Gualdo Cattaneo e Giano dell'Umbria decine e decine di giovani sono costretti ad andare a lavorare fuori Regione, e talvolta perfino all'estero. Questo è il grande benessere che offre l'impianto? Per mantenere un posto di lavoro si pregiudica la possibilità di svilupparne almeno tre, questa potrebbe essere una proporzione del tutto realistica. Chiedere addirittura il potenziamento dell'impianto è quanto di più grave si possa immaginare: ricordiamo che la presenza di una centrale
a carbone, per piccola che sia, nel cuore della zona DOCG del Sagrantino, rappresenta un argomento potenzialmente sfruttabile dalla concorrenza, nazionale ed internazionale, per contrastare l'avanzata del successo di quello che può essere a ragione definito uno dei più grandi vini rossi del mondo. Vogliamo buttare via l'”oro rosso” per perseguire un modello di
sviluppo vecchio di un secolo, che ha portato benessere solo ad una ristretta elite?
“Risorsa imprescindibile” quindi, la centrale non lo è certo per il nostro territorio, che dalla sua chiusura avrebbe soltanto vantaggi ambientali ed economici, ma lo è di sicuro per quei partiti politici che hanno nei pochi operatori dell'indotto quel “vivaio elettorale” da coccolare e tenersi buono.
In tal proposito ricordiamo che intorno alla centrale detta “di Bastardo” ruota una parte assolutamente minoritaria dell'economia locale: sostenere il contrario equivale a dire il falso. L'importanza, dal punto di vista economico, dell'impianto, è stata sempre e sistematicamente ingigantita rispetto alla sua effettiva portata: è ora che le cose vengano finalmente viste nelle loro dimensioni reali.
Da qualche tempo a Gualdo Cattaneo è in atto una raccolta di firme per dire “NO” allo stato di cose presente e al “progetto biomasse”. La gente ci tempesta di telefonate chiedendo di firmare. Neanche la delibera consiliare di rifiuto del progetto biomasse ha frenato l'adesione, entusiastica, della gente alla nostra petizione popolare. I cittadini di Gualdo Cattaneo non intendono abbassare la guardia: il fatto che centinaia e centinaia di persone continuino a firmare è
chiaro segnale del fatto che una larga maggioranza del popolo di Gualdo Cattaneo questa centrale non la vuole più'.”
Raoul Mantini (Portavoce del COmitato)
Domenico Pennacchi (Capo Gruppo Civico “LA SVOLTA”)
E' POLEMICA SULLE BIOMASSE A BASTARDO
Sab, 06/10/2007 - 11:11