Ormai i treni non ci passano più da tempo, ma la fermata della “Fornace” di Città di Castello resta ancora un “punto di ritrovo” giornaliero molto frequentato. Da sempre infatti la zona, per la rabbia dei residenti, è un via vai di gruppi di giovani, che danno vita a veri e propri bivacchi a tutte le ore della notte e del giorno, dove a quanto pare non si consumerebbero solo cibo e alcol…
A testimonianza di ciò vi è un “bazar” di oggetti, davvero innumerevoli, che tuttora si possono trovare passando vicino al bagno pubblico tristemente (e fortunatamente) “sigillato” e sotto la grande pensilina di cemento, “ravvivata” da colorati murales e dal forte odore di birra e urina. Tra il pavimento e le panche, proprio ieri (mercoledì 14 marzo), c’erano: un ombrello sventrato, diverse bottiglie di vetro (e cocci rotti per terra), scatole di pizza, e migliaia di pacchetti di sigarette, insieme ad altrettante cicche spente. Sul tetto, invece, si possono scorgere, addirittura, due ruote di bicicletta, un pallone e dei pezzi di panche di legno. Ma non finisce qui, perché anche in mezzo alle rotaie c’è un lungo serpentone di immondizia di ogni tipo, da un cappellino per bambina ad una scarpa bruciata.
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Le segnalazioni dei cittadini, i cui appelli a Umbria Mobilità (ex gestore della Fcu, ora in mano a Rfi) e forze dell’ordine sono andati a vuoto negli anni, descrivono anche veri e propri episodi di spaccio, che le spesse mura della pensilina celano agli occhi dei passanti, e ritrovamenti anche più gravi come siringhe e preservativi usati. Proprio oggi due ragazzi, nascostisi dietro la struttura, sono stati sorpresi a fumare dell’erba. Uno di loro, poi, ha anche orinato sopra una delle panche (come si può vedere dalla foto principale).
Va detto che di recente alcune case della zona, negli immediati pressi della fermata, sono anche state visitate dai ladri. In attesa della ristrutturazione generale della ex Fcu, che per il momento procede a pieno ritmo nella zona sud del Comune, i residenti chiedono un controllo più severo dell’area, che potrebbe passare anche solo per l’installazione di una telecamera e, ovviamente, per una ripulitura generale. Del resto è bastato poco anche per il degradato bagno pubblico dei Frontoni, la cui porta è stata chiusa il giorno dopo la nostra segnalazione.