"Dove sono report dell'advisor e diffida?": l'opposizione lascia la Commissione e la maggioranza dà il primo ok all'aumento di tasse

“Dove sono report dell’advisor e diffida?”: l’opposizione lascia la Commissione e la maggioranza dà il primo ok all’aumento di tasse

Redazione

“Dove sono report dell’advisor e diffida?”: l’opposizione lascia la Commissione e la maggioranza dà il primo ok all’aumento di tasse

L'assessore Bori: deficit strutturale, manovra coraggiosa e necessaria. Ma il centrodestra attacca: più facile fare il bilancio sulle spalle degli umbri
Lun, 24/03/2025 - 21:07

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In Prima commissione regionale arriva il primo sì agli aumenti di tasse contenuti nella proposta di manovra deliberata in tutta fretta venerdì dalla Giunta, allarmata dalla relazione presentata dall’advisor privato a cui l’Esecutivo Proietti ha dato il compito di visionare i conti della sanità. Un sì che è arrivato dai soli 5 componenti della maggioranza, dato che i 3 dell’opposizione, insieme agli altri consiglieri di centrodestra che hanno inizialmente partecipato alla seduta, sono usciti dopo le mancate risposte sulle reiterate richieste di vedere la “fantomatica relazione”, come è stata definita a questo punto, dell’advisor e le eventuali diffide arrivate dal Ministero con le quali sarebbe iniziato l’iter che porterebbe al “fantomatico commissariamento” (così lo chiama ancora il centrodestra) della sanità umbra.

Gli aumenti della tassazione

Timore, questo, paventato dal centrosinistra, per scongiurare il quale ha deciso di alzare subito l’addizionale regionale Irpef per i redditi sopra a 15mila euro, con questa progressione: si arriverà all’1,95% fino a 28mila euro, al 2,05% fino a 50mila e a 2,1% oltre i 50mila. Dal 2026, inoltre l’Irap sulle imprese aumenterà dello 0,5%, mentre il bollo auto salirà del 10% per tutti i proprietari di vetture, escluse le categorie esenti.

In mattinata il confronto richiesto dai sindacati

Aumenti contro i quali già in mattinata si erano espresse le organizzazioni sindacali, che venerdì, dopo la notizia della delibera di Giunta, avevano chiesto un incontro urgente, accordato appunto per lunedì mattina. Incontro a cui seguirà, ha comunicato l’assessore al Bilancio Tommaso Bori, quello con le categorie economie e con i rappresentanti degli Enti locali.

Commissione, niente streaming

In questo clima si è arrivati alla seduta della Commissione, fissata per le 15. Con la richiesta della minoranza, respinta dopo una breve sospensione, di renderla pubblica, attraverso lo streaming.

Bori: manovra equa e giusta per evitare il commissariamento

Bori, affiancato dal direttore regionale Luigi Rossetti, ha premesso che si tratta di una proposta e in quanto tale suscettibile di modifiche attraverso “la partecipazione” con sindacati, associazioni di categoria e amministratori locali, e gli eventuali contributi da parte della maggioranza e dell’opposizione.

Quindi ha spiegato i risultati di quella che ha definito “operazione verità” sui conti della sanità, attraverso il lavoro dell’advisor esterno, che avrebbe evidenziato 243 milioni di rosso nelle 4 Aziende sanitarie umbre, che, con della gestione sanitaria accentrata di 153 milioni di euro, porta a un “ammanco” di 90 milioni di euro.

A questo, ha aggiunto Bori, si sommano i tagli del Governo centrale e l’aumento esponenziale della mobilità passiva. “Potevamo far scattare il commissariamento, cinicamente per noi era più conveniente” ha detto Bori, che ha motivato la scelta fatta dalla maggioranza per “evitare il commissariamento”, attraverso “una manovra equa e giusta che deve coprire un ammanco ereditato”.

L’opposizione: fuori la relazione dell’advisor

I consiglieri del centrodestra hanno più volte chiesto all’assessore di mettere a disposizione del Consiglio regionale il report “commissionato a una società e pagato con i soldi dei cittadini”. Affidamento di incarico deliberato, ha ricordato l’ex assessore al Bilancio Paola Agabiti, il 26 febbraio e propedeutico alla delibera di Giunta del 21 marzo. Il tutto, senza che si sappia il nome di questa società, né il risultato del suo lavoro così rapido. Con conseguenze pesanti sulle famiglie, che già devono fronteggiare gli aumenti dei costi e delle bollette, e che porterà decrescita, visto l’impatto sulle imprese.

La maggioranza: gesto di coraggio

I consiglieri di maggioranza hanno parlato invece di “coraggio” nell’affrontare il “disavanzo strutturale” della sanità umbra, cercando di minimizzare l’impatto sulle fasce più deboli della popolazione. Costi strutturali che, come aveva già evidenziato l’assessore Bori ricordando la relazione della Corte dei conti, negli ultimi anni sono stati coperti con “risorse straordinarie”. Ribadendo che senza un intervento sulle entrate si arriverebbe “ineludibilmente alla nomina di un commissario ad acta e quindi all’automatismo dell’incremento massimo di tutte le aliquote”.

Tesei: la sanità che abbiamo trovato era allo sfascio

L’ex governatrice Donatella Tesei ha difeso i conti della sanità umbra negli anni del suo mandato. Ed a proposito di ciò che è stato ereditato, ha attaccato: “La sanità era allo sfascio totale, con i commissari per sanitopoli, concorsi truccati, attrezzature vecchie“.

Le richieste del centrodestra e l’uscita dalla Commissione

Le opposizioni hanno quindi ricordato ancora una volta le loro richieste: la Giunta mostri la relazione dell’advisor, l’atto di incarico e la pec di trasmissione, i bilanci al 31/12/2024, la diffida del Ministero che avrebbe fatto scattare l’iter per il commissariamento ed il piano di rientro, previsto dalla legge nel complesso iter che porta appunto al commissariamento nel caso di inadempienza di una Regione. Ed anche l’atto che vincoli la destinazione a ripianare i disavanzi in sanità di questa tassazione aggiuntiva e non venga invece utilizzata per altre misure.

Quindi, di fronte alla mancata risposta, gli esponenti del centrodestra hanno abbandonato la seduta.

Bori: la direttrice Donetti era pronta a fornire il documento richiesto

Al termine dei lavori, conclusi appunto con il voto favorevoli dei soli partecipanti della maggioranza, l’assessore Bori ha detto che se l’opposizione non avesse abbandonato la seduta ci sarebbe stata la disponibilità a collegarsi da parte della direttrice regionale alla Salute, Daniela Donetti, “per rendere disponibile il documento che i consiglieri di minoranza avevano chiesto”, come riporta la nota dell’Acs. Documento di cui invece il centrodestra a questo punto arriva a mettere in dubbio l’esistenza.

Si prepara la battaglia in Aula

Martedì, un Aula, in particolare sull’interrogazione con la quale l’opposizione chiede alla presidente Proietti la situazione in merito alle liste di attesa, ci sarà il secondo round su tasse e sanità.

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