Dopo l'alluvione Umbertide fa la conta dei danni: chiesti alla Regione 330.000 euro. Città di Castello chiede lo stato di calamità - Tuttoggi.info

Dopo l'alluvione Umbertide fa la conta dei danni: chiesti alla Regione 330.000 euro. Città di Castello chiede lo stato di calamità

Redazione

Dopo l'alluvione Umbertide fa la conta dei danni: chiesti alla Regione 330.000 euro. Città di Castello chiede lo stato di calamità

Ven, 16/11/2012 - 13:44

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Il Comune di Umbertide ha effettuato una prima stima dei danni causati dalla piena del fiume Tevere e dei torrenti in seguito all'evento alluvionale dei giorni scorsi che ha fatto registrare ben 110 mm di acqua caduta in sole 24 ore.
Attraverso la struttura operativa Protezione Civile, il Comune è riuscito ad affrontare l'emergenza utilizzando risorse umane e mezzi propri. In particolare gli interventi hanno riguardato due zone: la strada comunale del Sasseto, delle Rose e Pian del Cerro che collega Montecorona con Pierantonio, dove nella parte delle scarpate a monte della strada, si sono verificati piccoli smottamenti con interessamento della sede stradale e la località Banchetti, in via Servitelle, dove si sono registrati allagamenti di abitazioni per lo straripamento delle acque dei torrenti Seano e Nestore. Nel primo caso la struttura operativa del Comune di Umbertide ha provveduto a ripulire la strada e le forme, per permettere una corretta regimazione delle acque piovane, a Banchetti invece è stato necessario anche l'intervento della squadra del Gruppo comunale di Protezione Civile per lo svuotamento dei locali allagati mediante l'utilizzo di idrovore.
Intanto il Comune di Umbertide ha presentato formale richiesta alla Regione Umbria per il risarcimento dei danni causati dall'alluvione, quantificati in 240.000 euro per la parte pubblica e in 90.000 euro per la parte privata, per un totale di 330.000 euro. La stima dei danni è relativa alle comunicazioni e ai rilievi effettuati finora, pertanto è ipotizzabile un incremento della stessa, soprattutto per quanto riguarda i privati.
Per quanto attiene la parte pubblica, la somma richiesta alla Regione verrà utilizzata per la rimozione di depositi alluvionali, la messa in sicurezza di tratti stradali, la sistemazione idraulica del fosso Rio e il ripristino di scogliere danneggiate dalla piena del Tevere.

Nel tifernate – “Stiamo procedendo ad attento e completo monitoraggio sul territorio a danni e stati di criticità determinati dalla recente ondata di maltempo sulla viabilità comunale e vicinale, edifici scolastici, strutture pubbliche e tutto quant’altro di nostra competenza come ente locale”. Lo dice l’assessore ai lavori pubblici Massimo Massetti evidenziando come “quest’indagine a trecentosessanta gradi sulle problematiche lasciate dalle forti precipitazioni è propedeutico alla richiesta dello “stato di calamità” alla Regione del’Umbria”.

Riproduzione riservata

Aggiornato ore 13.53

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