Disagio giovanile e "Cultura della Salute", un ciclo di 3 incontri con studenti e famiglie - Tuttoggi.info

Disagio giovanile e “Cultura della Salute”, un ciclo di 3 incontri con studenti e famiglie

Redazione

Disagio giovanile e “Cultura della Salute”, un ciclo di 3 incontri con studenti e famiglie

Sinergia tra Comune di Città di Castello, Usl Umbria 1 e associazione "Mi fido di te" | Ospedale tifernate punto di riferimento regionale per la cura dei disturbi alimentari con 37 ricoveri nel 2016
Gio, 27/04/2017 - 18:03

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La fascia di età adolescenziale è la più colpita dalle forme di disagio che in Umbria, e anche in Alta Valle del Tevere, sono in crescita esponenziale. Per questo Comune di Città di Castello e Usl Umbria 1, in collaborazione con l’associazione per la cura dei disturbi del comportamento alimentare “Mi fido di te”, organizzeranno tre incontri con studenti e genitori per promuovere la cultura della salute e arginare fenomeni che mettono a rischio una larga fetta di popolazione giovanile. A dimostrarlo i 37 ricoveri di pazienti tra i 9 e i 16 anni, in prevalenza femmine, effettuati nel 2016 in Pediatria all’ospedale di Città di Castello, divenuto struttura sanitaria di riferimento in Umbria, grazie alla collaborazione con il Servizio ambulatoriale per i disturbi del comportamento alimentare dell’Usl Umbria 1 che opera nel Centro di Salute di Umbertide, nel quale nell’ultimo anno sono stati trattati 320 casi.

Disturbi del comportamento alimentare, depressione, dipendenze, accentuate nell’ultimo periodo anche dal terremoto, come testimonia il recente ricovero nel nosocomio tifernate di due giovanissimi pazienti dell’area di Spoleto e Norcia, ma anche bullismo e cyberbullismo, che stanno dilagando soprattutto nelle scuole.

Fenomeni che preoccupano molto e rispetto ai quali l’amministrazione sente l’esigenza di fare la propria parte, rafforzando la sinergia con il mondo della sanità e dell’associazionismo per promuovere una maggiore consapevolezza dei giovani e delle loro famiglie e un’assunzione di responsabilità da parte di tutta la comunità tifernate”, hanno spiegato stamattina gli assessori Rossella Cestini, Luciana Bassini e Michele Bettarelli, nel presentare il calendario di incontri, insieme alla direttrice del Distretto sanitario Alto Tevere Umbro dell’Usl Umbria 1 Daniela Felicioni e a Laura Dalla Ragione, medico psichiatra, direttrice della rete Disturbi del comportamento alimentare dell’Usl Umbria 1.

Tre appuntamenti in programma: giovedì 4 maggio (ore 9), nella Sala degli Specchi di Palazzo Bufalini, con Laura Dalla Ragione e l’autrice del libro “Inchiostro” Caterina Minni, tifernate che racconterà agli studenti la propria esperienza con l’anoressia; lunedì 22 maggio (ore 18), nella Sala del Consiglio Comunale, l’incontro sul tema “Guida genitoriale: ma ci vuole la patente?” e lunedì 12 giugno (ore 18), nella stessa location, “Genitori in dialogo: dall’educazione alla relazione”.

C’è un grande bisogno di parlare del disagio dei giovani e di conoscere le forme nel quale si manifesta, per aumentare la consapevolezza e l’attitudine a difendersi dei ragazzi, ma anche la capacità dei genitori di riconoscere e prevenire fenomeni come disturbi alimentari e bullismo, in strettissima relazione con l’insorgenza dell’anoressia”, ha spiegato Dalla Ragione, che ha sottolineato l’importanza di lavorare con ragazzi, genitori e insegnanti per far percepire la presenza e il sostegno delle istituzioni e “trasmettere un messaggio di fiducia, che permetta di riuscire a chiedere aiuto senza provare vergogna”.

Questo ciclo di incontri è un significativo impulso all’azione del piano regionale e distrettuale per la promozione della salute e dei comportamenti proattivi, che permettono di prevenire e affrontare problematiche di forte impatto anche nella nostra comunità – ha puntualizzato Felicioni – “Occorre innalzare il livello di autodeterminazione delle persone e propiziare una maggiore responsabilità sociale sul versante della lotta al disagio, ma anche sul versante della promozione delle vaccinazioni, sulle quali è l’evidenza scientifica a dire che non si può e non si deve abbassare la guardia”.

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