Il documentario made in Umbria - "Il Custode della Memoria" della regista Elena Giogli - è stato scelto tra migliaia di opere ed è tra i 4 finalisti | L'opera è già stata selezionata da 21 festival del cinema e ha già vinto 5 premi internazionali
Un altro successo (l’ennesimo!) per il documentario della regista Elena Giogli (a sx nella foto) sullo storico custode della Pinacoteca Comunale di Città di Castello Dino Marinelli (a dx).
Dopo essere stato selezionato da ben 21 festival del cinema, da Hollywood fino all’India, passando per Roma, Creta e Berlino ed essersi aggiudicato 5 premi internazionali e 2 menzioni d’onore, il documentario è ora tra i 4 finalisti del “Marcello” film festival di Birmingham, nel Regno Unito.
L’evento, che si chiama così in onore di Marcello Mastroianni, si svolge in questi giorni, ed è organizzato con il sostegno del Viceconsolato italiano e dell’Istituto Italiano di Cultura, rivolto in particolar modo alla comunità italiana di Birmingham che è la più numerosa d’Inghilterra, dopo quella di Londra.
Le opere inviate al festival sono state migliaia e, tra queste, soltanto 4 sono state selezionate dalla giuria per la shortlist finale. “Il custode della memoria” è tra questi meritevoli finalisti e concorre al premio per il miglior documentario italiano e internazionale.
Il docufilm, attraverso i racconti di Dino Marinelli – oggi 91enne -, protagonista intelligente e simpatico, trasporta lo spettatore in un mondo antico e pieno di fascino, dove storie dal sapore fiabesco, legate all’Umbria e all’Italia intera, destano commozione e anche molte risate. Aver affascinato anche la giuria inglese è dunque un altro motivo di soddisfazione per lo straordinario protagonista tifernate, la troupe e la regista.
Per chi volesse vedere o rivedere il film, ricordiamo che, in seguito alla vittoria del premio Rai Cinema 2023 come miglior documentario, “Il custode della memoria” è disponibile gratuitamente sulla piattaforma Rai Play (cliccando qui si accede alla pagina del docufilm – nome “Tulipani di seta nera” – dove occorre registrarsi per la visione) fino a maggio 2024.