“In queste ultime ore sono stata oggetto, sul web, di un pesante attacco diffamatorio che coinvolge anche la mia sfera affettiva, teso a delegittimare il risultato elettorale che mi ha visto arrivare prima nella lista del Pd per il comune di Perugia con 1329 voti. Per tutelare la mia onorabilità e quella del partito a cui appartengo, il Pd, oltre ad aver agito per vie legali, invito tutte le donne ad intervenire su Facebook a difesa dell’impegno politico della donna. Ed inoltre vorrei ricordare che anche solo postare e diffondere offese ed ingiurie su Facebook è reato”. Questo post è di Emanuela Mori, lo scrive in risposta ad un volantino circolato in rete con la scritta “Basta andare a letto con l’Imperatore e diventi assessore”, nel quale, pur senza fare nomi risulta chiaro il rimando alla relazione tra il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi e la Mori, appunto.
Marini. “Voglio esprimere la mia solidarietà e vicinanza ad Emanuela Mori, neo consigliere comunale di Perugia e più votata in termini di preferenze, e alle altre donne elette che sono state oggetto di una campagna ignobile, condotta nell’anonimato del web attraverso i soliti insulti violenti e sessisti”: lo dice la presidente della Regione, Catiuscia Marini, in una dichiarazione. Quanto accaduto “non fa parte – sottolinea Marini – della cultura umbra, della sua lunga tradizione di donne autorevoli impegnate nell’imprenditoria, nelle scienze, nel lavoro e nelle professioni così come nelle istituzioni e nella politica. Sappiamo che solo chi non ha argomenti intelligenti sostiene campagne di odio per denigrare l’intelligenza, la competenza e l’autorevolezza di migliaia di donne impegnate nella società ed anche nella politica. Per questo sono certa – conclude Marini – che le forze di polizia individueranno i responsabili per affidarli alla giustizia”.
Giacopetti. Immediatamente il segretario Pd di Perugia Francesco Giacopetti posta: “Delegittimare un avversario politico per i percorsi intrapresi e le scelte fatte è un mezzo legittimo di contendersi un’elezione. Ma costruire ad arte una gogna mediatica per screditare sul piano personale una persona svilisce ancora di più chi non ha contenuti da proporre alla pubblica discussione. Quello che è successo a Emanuela Mori fa male alla politica cittadina e non sortirà l’effetto di screditarne l’impegno all’interno del PD. Spero si interrompa una tale inciviltà. A lei va tutta la mia personale e quella del Partito Democratico Perugia solidarietà umana per il vile attacco”.
Verini. “Le ho telefonato – dice il deputato Pd Walter Verini, in una nota – per esprimerle vicinanza e solidarietà per le offese e gli attacchi incredibilmente volgari che le sono stati rivolti sulla rete. Non ci sono parole per condannare chi pratica questi comportamenti, tra l’altro dietro uno squallido anonimato. Si qualificano da soli: rivelano grettezza, maschilismo volgare, sessismo medioevale, tutte cose che non hanno niente a che fare con la politica e il confronto civile che caratterizza la città di Perugia”.