Un detenuto, nel carcere di Orvieto, non riuscendo a ottenere il super green pass, ha aggredito i poliziotti penitenziari; "servono interventi urgenti".
Lunedì 20 dicembre, nella Casa Circondariale di Orvieto, un detenuto si è scagliato contro alcuni poliziotti brandendo una lametta; esigeva il super green pass senza averne diritto.
Dopo aver ferito gravemente due agenti penitenziari, il carcerato, in esecuzione di pena fino al 2024 per il reato di rapina aggravata, ha persino incendiato un materasso.
La furia del detenuto scatenata dal rifiuto del medico di procurargli il green pass
Il tutto è accaduto nei locali dell’infermeria. Qui, verso le 10.00, un detenuto di nazionalità marocchina ha richiesto al medico del carcere il green pass rafforzato, nonostante avesse ricevuto una sola dose di vaccino anti Covid-19 nell’ottobre scorso. In seguito al rifiuto dell’autorità sanitaria il ristretto sarebbe andato su tutte le furie, tanto da costringere la Polizia Penitenziaria a intervenire.
Un’aggressione a colpi di lametta
Il personale ha tentato, invano, di riportare alla calma il soggetto. Quest’ultimo, tuttavia, con una lametta che aveva nascosto nel proprio cappello si è scagliato contro i poliziotti. Fortunatamente sono riusciti a disarmarlo, ma il detenuto, nel divincolarsi, ha colpito con una testata un sovrintendente di Polizia.
Materasso della cella in fiamme
Poi, giunti presso il reparto di isolamento, l’uomo ha afferrato un altro sovrintendente e lo ha trascinato con sé all’interno della cella. Un altro poliziotto, così, nel tentativo di strappare il collega dai pugni violenti del carcerato, ha riportato numerose contusioni. Successivamente, alle ore 13.30, il detenuto ha dato alle fiamme il materasso della propria cella, prima di essere sedato.
Capace: “Una storia di ordinaria follia”
“Una storia di ordinaria follia”, ha commentato il segretario generale del SAPPE, Donato Capace. “Servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario; i numeri degli eventi critici registrati nelle carceri italiane nel primo semestre del 2021 sono allucinanti: 5.290 atti di autolesionismo, 44 decessi per cause naturali, 6 suicidi, 738 suicidi sventati dalla Polizia Penitenziaria, 3.823 colluttazioni, 503 ferimenti”.
“Ogni giorno – ha concluso Capace – nelle carceri italiani succede qualcosa”.
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