Il suo sfogo in estate aveva scosso il mondo del calcio dilettantistico umbro, e non solo. Agostino Sasso, ex calciatore della Voluntas Spoleto, torna a far parlare di se per motivi solo indirettamente sportivi. Ha deciso infatti che il calcio non sarà più la sua ragione di vita, accettando un posto come operaio in una fabbrica del ternano. Da giocatore, Sasso aveva vestito le maglie di tante squadre dilettantistiche umbre: Arrone, Sporting Terni, Pierantonio e appunto Spoleto, nella passata stagione.
Ma quel mondo, che per tanti anni è stato il ‘suo’ mondo, ha finito per deluderlo amaramente. In uno sfogo raccolto dalla stampa locale Sasso denunciò un sistema in cui, a suo dire, giocano solo i ‘raccomandati’, i calciatori con qualcuno alle spalle in grado di sponsorizzarli a dovere. Non ci sarebbe nel calcio dilettantistico umbro, stando alle sue parole, la meritocrazia che dovrebbe governare lo sport a tutti i livelli. Nonostante il suo ruolo da protagonista nelle file della Voluntas Spoleto, dopo una stagione terminata con una sofferta ma meritatissima salvezza, nessuna società umbra lo avrebbe cercato. Al contrario di quanto accaduto invece a calciatori che avrebbero disputato stagioni molto negative.
Deluso dall’Umbria Agostino, a 30 anni, aveva deciso di cambiare aria e si era accasato al Formigine, squadra che milita nel campionato di Eccellenza dell’Emilia Romagna. Ma la sua esperienza fuori regione è durata appena poche settimane, perché quando un’azienda del ternano lo ha contattato per offrirgli un lavoro a tempo pieno lui non ci ha pensato due volte. E’ tornato in Umbria e si è buttato a capofitto in questa nuova avventura. Per lui probabilmente ancora più bella del calcio.