Il Centro Studi “Città di Foligno” compie 10 anni e si interroga sul futuro. A 10 anni dalla sua fondazione, si è tenuto oggi a Foligno la conferenza “Didattica, ricerca e formazione – 10 anni, riflessioni su un’esperienza”. “In questi anni il centro studi è cresciuto, ha maturato esperienze importanti, soprattutto nel campo della Protezione Civile – ha detto il presidente Paolo Trenta – ma ora, oltre a ricordare la sua importanza per lo sviluppo del territorio, occorre guardare avanti analizzando le difficoltà che riguardano l’intero settore della formazione. C’è una situazione finanziaria difficile che comprime le risorse. Bisogna riflettere sulla necessità di stringere ancora rapporti più stretti tra enti locali e privati per mantenere e consolidare questa esperienza”. Il sindaco Nando Mismetti ha ricordato in quali circostanze – nel periodo iniziale della ricostruzione – nacque “l’intuizione che diede vita al centro studi partendo dall’assunto che la formazione di tecnici esperti in protezione civile avrebbe potuto garantire la prevenzione nelle varie calamità. In un momento di profonda crisi economica- anche nel nostro territorio, occorre, se possibile, dare ancora di più spazio alla formazione e alla ricerca”. Giuliano Granocchia, assessore provinciale alla formazione, ha messo in rilievo che “sono diminuite le risorse destinate alla formazione dal fondo sociale europeo, per una cifra di circa 23 milioni di euro nel biennio 2009-2010 nel territorio provinciale di Perugia. E’ quindi una congiuntura difficile ma l’esperienza del centro studi è stata notevole. In generale è alto il livello della formazione nel nostro territorio anche se credo che bisognerebbe porre alcuni limiti nel sistema di accreditamento per le agenzie di formazione, ora troppo facile e semplice”. E’ intervenuta anche Titti Postiglione, responsabile della sala operativa del dipartimento della Protezione Civile, sottolineando “l’importanza della competenza e della formazione nell’affrontare l’emergenza, anche in Abruzzo. La presenza di giovani laureati in protezione civile, provenienti anche da Foligno – molti volontari – è stata determinante nell’affrontare l’emergenza in Abruzzo ma occorre formare e aggiornare le competenze dei tecnici delle varie amministrazioni. C’è bisogno di diffondere le basi della protezione civile. E’ sufficiente pensare alle difficoltà incontrate nello spiegare ai sindaci abruzzesi come dovevano essere fatte le ordinanze di sgombero”. Mismetti ha annunciato che, nel 2010, se ci saranno le condizioni finanziarie, verrà svolto un concorso in Comune per 2 tecnici della protezione civile.
DECENNALE CENTRO STUDI “CITTA' DI FOLIGNO”: L'IMPEGNO E LE ESPERIENZE IN CAMPO PROTEZIONE CIVILE
Sab, 12/12/2009 - 19:31