“La moschea di Umbertide rientrerebbe tra quelle finanziate dal Qatar, il ricchissimo stato accusato, anche dagli altri paesi limitrofi, di fomentare il terrorismo islamico“. Questo è quanto si sostiene in un servizio andato in onda ieri sera (lunedì 5 giugno) nel programma di approfondimento del Tg4 “Dalla vostra parte”.
Secondo la rubrica televisiva del telegiornale nazionale la Qatar Charity dello sceicco Nasser al-Thani, membro della famiglia reale, avrebbe avviato un programma per far sorgere e sviluppare 33 nuovi centri islamici con ben 25 milioni di euro, alcuni dei quali destinati alle comunità islamiche di Brescia, Bergamo, Sesto San Giovanni (Mi), Ravenna, Piacenza, Colle Val d’Elsa (Si), Vicenza Mirandola (Mo), Centocelle (Roma), Catania, Messina, Ispica (Rg) e, appunto Umbertide, “destinata a diventare la seconda più grande d’Italia“.
“Questo spiegherebbe il motivo di tutta la reticenza che c’è stata nel mostrare i conti della costruenda moschea – ha dichiarato il Movimento 5 Stelle umbertidese, che ricorda come ci sia da molto tempo “una scarsa disponibilità, da parte di Comune e Imam, a mostrare i conti di tutti i finanziatori della moschea”.
Era questa la cosa che volevano nascondere? E soprattutto l’Amministrazione comunale era a conoscenza di ciò? Proprio oggi Arabia Saudita, Egitto, Bahrein, Emirati Arabi Uniti e Yemen hanno chiuso le frontiere e tagliato tutti i rapporti diplomatici con il Qatar accusando il piccolo emirato di destabilizzare la regione sostenendo economicamente “gruppi terroristici” come Al Qaeda, l’Isis e i Fratelli Musulmani
“Ora Umbertide – concludono i pentastellati – si ritroverà ad avere la seconda moschea d’Italia e che per di più, stando a quanto sostiene il servizio, sembra sia finanziata da uno stato accusato di appoggiare il terrorismo. Invitiamo il sindaco e l’amministrazione tutta ad esercitare il potere di ‘autotutela decisoria’. A questo punto si rende urgente e necessario un riesame di tutte le e procedure di propria competenza, valutando seriamente eventuali conseguenze sociali che si ripercuoteranno su Umbertide e gli umbertidesi”.