Riapertura dopo un anno di lavori, un evento con tanti personaggi e l'orgoglio di un capoluogo di regione
Riaperta dopo un anno di lavori, con un nuovo allestimento, nuovi spazi espositivi e nuove metodologie di fruizione, la Galleria Nazionale dell’Umbria. Due sale interamente dedicate a Perugino, del quale il museo conserva il maggior numero di opere al mondo. E una sezione riservata all’arte contemporanea, con lavori di maestri umbri come Gerardo Dottori e Alberto Burri.
A presentare i nuovi allestimenti, insieme al sindaco di Perugia Andrea Romizi, il direttore della Galleria, Marco Pierini, e il professore Massimo Osanna, direttore generale Musei.
“La ristrutturazione, a partire dal nuovo allestimento, ha richiamato un cantiere rinascimentale, interessando vari ambiti del palazzo comunale, come la ex Sala del Grifo e del Leone che ospiterà la biblioteca della Galleria – ha affermato Romizi -. Da oggi riparte con significativo slancio l’offerta culturale della città e della regione per un turismo sempre più consapevole, alla ricerca di giacimenti e complessi culturali di rilievo. Il merito va al Ministero della cultura, che ha stanziato finanziamenti cospicui, ma, soprattutto, al direttore Pierini per la determinazione dimostrata nel restituirci Palazzo dei Priori nella sua veste originale e una Galleria resa pari ai più grandi musei internazionali. Ringrazio in modo particolare anche il professore Osanna, che ha vissuto qui a lungo, conservando con la nostra città un saldo legame”. Per Romizi “Palazzo dei Priori è il riflesso del proficuo livello di collaborazione raggiunto tra istituzioni”.
“Questa riapertura – ha continuato – ha la caratteristica della straordinarietà. I lavori si fanno con una prospettiva lunga e per farli durare, preceduti da studi e approfondimenti di livello. E questi lavori ci hanno restituito uno spazio all’avanguardia, caratterizzato anche da importanti apparati digitali che, tra l’altro, accrescono la possibilità di godere delle opere fin nei minimi dettagli”.
La biblioteca di storia dell’arte
Poi ha fatto riferimento a una delle novità più significative: l’apertura di una biblioteca di Storia dell’arte, ricca di quasi 30mila volumi, allestita nella Sala del Grifo e del Leone, grazie alla concessione da parte del Comune di questo prestigioso spazio, da ora in poi a disposizione di studenti e studiosi. “Questa biblioteca – ha concluso Romizi – si inserisce appieno nel circuito bibliotecario cittadino e per noi riveste un valore importante. Così la Galleria potrà riguadagnare quella piazza IV Novembre che ha ritrovato la sua bellezza dopo la conclusione dei lavori del duomo. Saremo sempre disponibili a cedere terreno alla Gnu, perché è il giacimento più incredibile e straordinario del nostro territorio”.