Sanità ternana a Palazzo Spada con le audizioni di Casciari e De Fino, direttore dell'Ospedale di Terni e direttore dell'Usl Umbria 2.
Massimo De Fino e Andrea Casciari a Palazzo Spada: lunedì 5 dicembre, in II Commissione, si sono tenute le audizioni del direttore dell’Azienda Usl Umbria 2 e del direttore dell’Azienda Ospedaliera ternana.
“La sanità e il sociale sono questioni che abbiamo affrontato e monitorato costantemente”, ha dichiarato Rita Pepegna, presidente della Commissione. “Per quanto riguarda l’Azienda Ospedaliera e l’Usl, continuiamo a rilevare criticità”.
I temi trattati
“Con l’insediamento di Casciari – ha puntualizzato la presidente Pepegna – è stato necessario fare il punto della situazione e capire la progettualità in cantiere. Abbiamo trattato: il problema del 118, un servizio non ancora perfettamente efficiente, perché sotto dimensionato, in particolare nei quattro Comuni della Valnerina, dove il servizio notturno è inesistente; le lunghe liste di attesa nella diagnostica e nelle visite specialistiche; il Pronto Soccorso sovraccaricato di lavoro, nonostante la professionalità del personale che è sottodimensionato; il carico dei ricoveri con il triste fenomeno dei letti in corridoio; l’utilizzo delle strutture di Narni e Amelia a supporto e integrazione del ‘Santa Maria’ di Terni”.
“I due direttori stanno lavorando per risolvere alcune di queste criticità e si sono impegnati a raccordarsi in maniera sistematica con le Istituzioni”.
Ambulanze, medici di unità assistenziale, medici di medicina generale e liste di attesa: De Fino rassicura
“Stiamo provvedendo all’ambulatorio dell’Azienda Ospedaliera – ha affermato Massimo De Fino, direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 – per rispondere ai codici bianchi senza intasare il Pronto Soccorso.
Abbiamo rinforzato il settore delle ambulanze, ma mancano i medici di unità assistenziale. I medici di medicina generale a 67 anni vanno via, non aspettano i 70 anni. I medici di medicina generale in questa Regione possono arrivare a 1800 assistiti, ma a volte si fermano a 1000″.
“Se il medico deve andare a Montefranco, che ha mille abitanti, preferisce realtà più consistenti con più mutuati. Abbiamo chiesto al Ministero di dare un contributo per la benzina, per i Comuni di montagna come Montefranco e la Valnerina. Siamo alla ricerca di personale.
“Sulle liste di attesa – ha concluso De Fino – stiamo lavorando: avevamo una coda di 100.000 prestazioni, ora siamo a quota 30.000.
Casciari: “La situazione deve essere ottimizzata ma la direzione è quella giusta”
Il direttore Andrea Casciari, da parte sua, si è rapportato con l’aula illustrando una serie di dati. “In tre mesi – ha fatto notare Casciari – abbiamo incrementato il volume di attività e abbiamo recuperato nella mobilità extraregionale. Il tutto grazie all’efficientamento dell’attività della sala operatoria, nonostante non possiamo assumere personale”.
“Sta funzionando, ancora, l’integrazione con la sala operatoria dell’ospedale di Narni per interventi a bassa intensità. Abbiamo messo in moto un sistema virtuoso. Per il fenomeno del sovraffollamento in Pronto Soccorso, poi, abbiamo riorganizzato la medicina di urgenza. Il ricovero al Pronto Soccorso è sceso dal 34% al 27%, nonostante 500 accessi in più al Pronto Soccorso”.
“La situazione deve essere ottimizzata; la direzione, comunque, è quella giusta”.