La sesta sconfitta in otto partite, quella subita ieri contro il Venezia, ha gettato ulteriore benzina sul fuoco della ormai preoccupante crisi del Perugia. La società, dopo l’avvicendamento Giunti-Breda sulla panchina, è ricorsa ad un altro “disperato” tentativo per cambiare rotta: per preparare la prossima partita casalinga con il Carpi, infatti, da martedì 14 a venerdì 17 novembre, la squadra sarà in ritiro a Roccaporena (Cascia).
Dopo il match di Venezia si è fatta bollente anche la panchina di Breda, che dopo il convincente pareggio di Cremona, ha pur sempre ottenuto solo 2 punti in tre partite. Le ultime prestazioni hanno anche fatto eccheggiare voci insistenti su un ipotetico, quanto clamoroso, ritorno di Giunti. Ma la notizia non ha avuto un minimo di riscontro.
“Sempre in ritardo sulle seconde palle, disattenti sulle palle inattive, giocatori davanti poco coinvolti e troppe ammonizioni“, questa l’analisi eloquente di mister Breda nel post partita di ieri. “Io devo continuare a dare coraggio ai ragazzi e continuare a lavorare perché è l’unica maniera per trovare il bandolo della matassa. Possiamo aiutarci da soli, soltanto tutti assieme ne possiamo uscire. Non penso che bisogna stravolgere tutto per trovare soluzioni, bisogna continuare a crederci’.
Anche il presidente Massimiliano Santopadre è tornato a dire la sua, sempre mettendosi in prima fila per assumersi molte delle colpe dell’attuale situazione: “Da quasi due mesi, ogni volta che finisce la partita, mi interrogo sul da farsi per cercare di capire gli errori fatti per porre fine ad un periodo assurdo e difficilissimo. Mi piacerebbe dire a tutte quelli che oggi non credono più in noi e che mi ritengono, giustamente, il primo responsabile, che da sabato tutto questo cambierà, ma non posso farlo finché non riusciremo ad ottenere risultati sportivi soddisfacenti”.
Ho sbagliato e continuerò sicuramente a sbagliare ma una cosa è certa: che questa città, questi tifosi e questa squadra, quando sono uniti, possono superare qualsiasi momento di difficoltà
“Il mio unico desiderio, in questo momento, – continua il numero uno dei Grifoni – è far capire a tutti che non è importante continuare a ricercare il colpevole di questa situazione ma è fondamentale rendersi conto che, ad oggi, essere divisi comporta gravi conseguenze sportive ed è per questo che dobbiamo riunire le nostre forze per cercare noi società, squadra, tifosi e soprattutto Curva Nord, di tirarci fuori da questa situazione il prima possibile, sentendoci in questo momento tutti protagonisti assoluti di questa riuscita. Ragazzi ricompattiamoci, la squadra è unita. Vi ribadisco che nello spogliatoio non ci sono problemi ma solo sconforto e insicurezza. Siamo sicuri che riusciremo a superare tutto con la vostra vicinanza. Adesso pensiamo tutti al Carpi”.
Foto di Giancarlo Belfiore