Le imprese danneggiate dalla crisi della Astaldi a causa dei mancati pagamenti dei lavori effettuati per la Quadrilatero per oltre 40 milioni di euro, insieme ai loro lavoratori, hanno organizzato per giovedì 7 marzo una manifestazione di protesta e di sensibilizzazione istituzionale sulla SS76 Perugia-Ancona.
La manifestazione prenderà avvio dallo svincolo di Fossato di Vico alle 8,30 con un corteo di TIR e mezzi di lavoro che percorreranno la SS76 in direzione Serra S. Quirico.
Da qui il corteo rientrerà verso Fabriano, dove la manifestazione proseguirà con un’assemblea pubblica che si svolgerà presso la Sala Consiliare dell’Unione Montana dell’Esino-Frasassi (Via Dante 268) presumibilmente verso le ore 11,30.
Il Coordinamento Imprese creditrici della Astaldi ha invitato le Regioni Umbria e Marche, i Parlamentari e le Istituzioni Locali dell’Umbria e delle Marche (Province, Sindaci delle aree interessate, Associazioni di categoria e Organizzazioni sindacali dei lavoratori) a partecipare all’evento, affinché Governo e ANAS siano sensibilizzate ad intervenire per risolvere il grave problema delle imprese del territorio, dei loro lavoratori e delle centinaia di famiglie interessate.
L’obiettivo è quello di riprendere i lavori sulla SS76 e trovare una soluzione per i mancati pagamenti. Malgrado Astaldi abbia presentato un piano di concordato, infatti, quest’ultimo non è stato ancora approvato. E comunque le aziende creditrici non possono continuare a lavorare senza il pagamento dei crediti pregressi.
Per questa ragione le imprese edili, gli autotrasportatori, le imprese terziste e sub fornitrici, chiedono ad Anas e Quadrilatero un’azione seria per scongiurare il rischio di fallimento delle aziende che si sono impegnate nei lavori, anche mettendo in campo procedure d’urgenza, come è stato già fatto in altre occasioni.
L’obiettivo di tutti, compresi gli organizzatori della manifestazione, è ovviamente quello di essere pagati ma anche di riprendere rapidamente i lavori e completare l’opera.
Le imprese e gli imprenditori sono stanchi e preoccupati e sono pronti ad attuare piani di azione di protesta sempre più incisivi, non solo per difendere i propri legittimi interessi, ma a vantaggio di tutti i cittadini e di un territorio che per la terza o quarta volta, sulla stessa opera stradale, si trova coinvolto in una procedura concorsuale.