Dopo lo sciopero del 19 novembre, la certificazione della situazione di stallo rispetto all’accordo di programma e al piano industriale Arvedi-Ast, nella sera di oggi 10 dicembre si è svolto l’incontro, presso la FINARVEDI a Cremona, tra la proprietà di Acciai Speciali Terni e le Organizzazioni Sindacali Territoriali e Nazionali di FIM-FIOM-UILM, alla presenza del Presidente e Vicepresidente Finarvedi Cav. Giovanni Arvedi e Dott. Mario Arvedi Caldonazzo, dell’A.D. Acciai Speciali Terni, Ing. Dimitri Menecali e il Direttore del Personale, Dott. Giovanni Scordo. Secondo quanto riferito dalle organizzazioni sindacali: “La proprietà ha di fatto confermato, ancora una volta, la volontà di un piano di rilancio per AST nella misura degli investimenti con però un orizzonte temporale più incerto legato alla soluzione del problema del costo dell’energia, annunciando proposte e interlocuzioni a livello istituzionale risolutive per giungere al più presto ad un accordo di programma che concretizzi le volontà della proprietà”.
Arvedi-Ast, sindacati chiedono incontro a Governo e Regione
Giovanni Arvedi, di fronte alle rimostranze dei sindacati rispetto “alla indisponibilità di discutere il dettaglio del piano industriale e delle ricadute negative in ordine ai carichi e ritmi di lavoro” ha espresso la volontà di proseguire il progetto “con una maggior trasparenza e coinvolgimento dei lavoratori attraverso le organizzazioni sindacali che si dovrà attuare nei prossimi mesi in sede aziendale”. I sindacati
chiedono al MIMIT un incontro per verificare le promesse di Arvedi, alla Regione dell’Umbria e alla neopresidente Stefania Proietti di valutare un incontro “per verificare le azioni necessarie in ordine alle proprie competenze, coinvolgendo finalmente i lavoratori e le lavoratrici di AST in tutte le istanze necessarie per conquistare gli investimenti utili a garantire il futuro degli occupati diretti e indiretti, del salario dell’ambiente, della salute, della sicurezza e di produzioni strategiche per il territorio e per tutto il paese”.
I sindacati ‘sentinelle’
“Come FIM-FIOM-UILM di Terni – conclude la nota congiunta dei sindacati – vigileremo affinché ciascuno si assuma i propri impegni e le proprie responsabilità consapevoli che queste primissime aperture e chiarimenti sono il frutto della rivendicazione dei lavoratori e delle lavoratrici, i quali, come più volte ribadito da parte della proprietà sono al centro del progetto, che dovrà essere sostanziato con le azioni quotidiane, partendo dalle soluzioni alle criticità già espresse”.