Continua in Seconda Commissione l'indagine conoscitiva, richiesta dal consigliere Franco Zaffini (Fare Italia), sull'“andamento del credito bancario in Umbria – aspetti e criticità del sistema creditizio umbro”. Audizione, stamani, a Palazzo Cesaroni del direttore della filiale umbra della Banca d'Italia, Antonio Carrubba. Tra i passaggi più significativi emersi nel corso della riunione: “Il progressivo rallentamento del credito nel corso del 2011; segnali preoccupanti e di sofferenza nella qualità del credito; le imprese chiedono liquidità per ristrutturare le loro posizioni debitorie; il calo del risparmio da parte degli umbri; oltre il 50 per cento del mercato regionale lo fanno le grandi banche, più severe nella concessione del credito”. Alla fine del 2011 operavano in Umbria 44 banche, una in meno rispetto all'anno precedente. Il numero di sportelli presenti era pari a 585, 4 in più rispetto al 2010. Il progressivo rallentamento del credito nel corso del 2011 è stato, in Umbria, più marcato rispetto alla media nazionale; sulla qualità del credito ci sono segnali preoccupanti e di sofferenza; in molti casi le imprese chiedono liquidità per ristrutturare le loro posizioni debitorie; tra i settori, l'accesso al credito è risultato più difficile per le imprese delle costruzioni; il calo del risparmio da parte degli umbri, nei conti correnti, rappresenta un dato particolarmente preoccupante; oltre il 50 per cento del mercato regionale lo fanno le grandi banche, più severe nella concessione del credito. Sono alcune delle questioni, tra le più importanti, emerse stamani dall'audizione, in Seconda Commissione, presieduta dal Gianfranco Chiacchieroni, del direttore della filiale perugina della Banca d'Italia, Antonio Carrubba, accompagnato dai funzionari Daniele Marangoni e Riccardo Bonci. L'audizione fa parte di una serie di incontri che la Commissione sta portando avanti nell'ambito di una indagine conoscitiva, richiesta dal consigliere regionale Franco Zaffini (Fare Italia) sull'“andamento del credito bancario in Umbria – aspetti e criticità del sistema creditizio umbro”. Nel corso degli interventi è stato ribadito come, anche a livello nazionale, le condizioni di offerta di credito all'economia risentano negativamente
anche del deterioramento della qualità dei finanziamenti. Il sistema bancario umbro, comunque, concede credito più di quanto raccoglie. Importante sarà la patrimonializzazione dei consorzi fidi, soggetti importantissimi di garanzia per le imprese. Zaffini, a margine dell'audizione, si è detto particolarmente preoccupato dal quadro disegnato dalla Banca d'Italia perché “la restrizione avviene nel momento di maggior bisogno delle imprese e delle famiglie. Si nota sempre più rassegnazione nei cittadini, costretti spesso a rivolgersi ad altre fonti”. Il presidente Chiacchieroni, dopo aver definito “utile e importantissimo” l'incontro, ha evidenziato come “ lo stato del credito in Umbria riflette la seria crisi strutturale del nostro paese per la quale il Governo Monti è particolarmente impegnato. In Umbria va rafforzata la dotazione finanziaria e normativa di Gepafin quale strumento di garanzia attraverso il quale la Regione può intervenire a sostegno delle imprese”.
Credito in Umbria: dati allarmanti
Mer, 25/01/2012 - 16:59