Covid 19, ad Assisi 127 casi | Annullati gli eventi, polemica sul tracciamento - Tuttoggi.info

Covid 19, ad Assisi 127 casi | Annullati gli eventi, polemica sul tracciamento

Flavia Pagliochini

Covid 19, ad Assisi 127 casi | Annullati gli eventi, polemica sul tracciamento

Gio, 22/10/2020 - 19:38

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Il sindaco Proietti 'bussa' alla Regione: "Necessaria maggior sinergia, serve anche più personale medico"

Sono complessivamente 127 i casi positivi al Covid 19 ad Assisi, 18 in più rispetto a ieri, secondo i dati forniti dal Cor (Centro operativo regionale); in realtà i positivi in più sono 24, ma nel computo del Cor ci sono anche sei guarigioni. E purtroppo molti dei nuovi positivi sono al Casoria, l’istituto per ciechi pluriminorati: a oggi sono 15 le suore risultate positive al tampone e una decina gli assistiti: ieri il bilancio era di cinque suore e tre pazienti positivi, e la giunta continua a seguire da vicino la situazione. Per quanto riguarda le scuole, restano 6 le classi in isolamento (su 319) e sono calati a 6 gli studenti positivi su una popolazione studentesca di 6 mila unità.

La situazione è sempre più delicata per tutti – dice il sindaco Stefania Proietti – considerati gli incrementi della diffusione del virus anche nella nostra città, per cui per l’ennesima volta raccomando a tutti la massima attenzione, indossando sempre e dovunque la mascherina, evitando gli assembramenti grazie alla distanza di sicurezza e igienizzando spesso le mani“. E anche viste le polemiche dei giorni scorsi (sui social da giorni si assiste a una levata di scudi contro i vari eventi dei primi dieci giorni del mese) l’amministrazione comunale ha deciso di annullare le manifestazioni che nei prossimi giorni si sarebbero dovute svolgere in città, da Unto (Unesco, Natura, Territorio, Olio) in programma durante le festività di Ognissanti, al Premio Federico Falchetti, passando per la Fiera dei morti del 31 a Santa Maria degli Angeli. La stessa amministrazione poi rivolge un invito agli organizzatori di eventi culturali, sportivi e sociali di desistere per ora dall’organizzarli in presenza.

E sempre la prima cittadina torna a tuonare contro la Regione, per “la discordanza tra i casi positivi al Covid 19 che vengono comunicati dalla Regione attraverso il dashboard, i dati immessi nel portale della salute e i dati inviati ai Comune, necessari ai Sindaci per emettere le ordinanze contumaciali e per avere una rappresentazione di quanto accade, a livello di contagi, nei propri territori. Discordanza che per la verità si è registrata già durante la prima ondata, ma che ora è diventato sistematico, e la circostanza non è irrilevante perché si creano inevitabilmente problemi seri come la tardiva tracciamento dei casi positivi e i conseguenti inevitabili ritardi nell’emissione o nella revoca di isolamento contumaciale“.

Per questo Proietti chiede all’assessore Coletto “di rafforzare, con risorse e personale, il settore dedicato alla tracciamento, dove ci sono medici che dall’inizio della pandemia non si sono risparmiate ma che non possono più reggere i numeri crescenti dei casi positivi. Il tracciamento dei casi è necessario ai cittadini per sapere ciò che devono fare e per limitare il contagio da Covid 19, consentendo a tutti gli apparati delle amministrazioni di effettuare gli adempimenti. Anche i Comuni, gravati dalla burocrazia delle ordinanze contumaciali, purtroppo obbligatorie a meno che la Regione non decida diversamente (come fatto dalla Regione Lombardia) sono messi a durissima prova in questo momento in cui è in gioco la salute e la sicurezza dei cittadini. Sono veramente pochi i medici del nostro distretto e del dipartimento igiene: li ringraziamo di cuore per il loro lavoro, ma sono allo stremo delle forze. Bisogna che l’assessore Coletto ne prenda coscienza e agisca, dopo tante grida di allarme giunte dai sindaci dei territori dell’Umbria”.

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