Era l’aprile 2015 quando il museo comunale “Energia e vita” di Costacciaro venne praticamente svuotato di 49 oggetti esposti, durante un clamoroso furto avvenuto senza la minima forzatura di serrature o finestre.
A quasi due anni di distanza, grazie alle indagini dei carabinieri di Sigillo, guidati dal comandante Guglielmo Iezza, in sinergia con i militari di Gubbio, a capo del comandante Piergiuseppe Zago, sono stati ritrovati, in uno stabile non molto lontano dal museo, addirittura 45 cimeli, riconsegnati ieri (mercoledì 1 marzo) in Comune proprio al sindaco Andrea Capponi.
Stretto riserbo sull’identità dei “responsabili”, dei quali i due comandanti presenti in Sala consiliare non hanno svelato l’identità. Le indagini, infatti, sono ancora in corso e si punta ora a ritrovare anche gli oggetti che mancano all’appello.
Il museo, che spazia dal preistorico al moderno, nato soprattutto per finalità didattiche, grazie al consistente ritrovamento, tra qualche giorno potrà di nuovo riaprire.
