Coronavirus, sono 261 i nuovi casi positivi in Umbria nell’ultimo giorno, su 3.955 tamponi processati (incidenza del 6,6%).
Purtroppo si registrano anche nell’ultimo giorno altri 14 decessi (indice di letalità 1,66).
Il numero dei guariti 671 è ancora superiore a quello dei nuovi contagiati.
Sono 416 i ricoveri ordinari di pazienti Covid, di cui 62 in rianimazione. Ci sono 62 ospiti nelle Rsa dedicate Covid.
I dati aggiornati sono stati forniti dal direttore regionale Sanità, Claudio Dario, che insieme al commissario Onnis e ai tecnici del Nucleo epidemiologico ha fatto il punto settimanale sull’andamento dei contagi da Coronavirus in Umbria.
I 14 decessi dei pazienti Covid
Ancora 14 decessi di pazienti che avevano contratto il Covid. I decessi si registrano tra la popolazione di: Bevagna, Castel Giorgio, Castel Ritaldi, Città di Castello, Magione, Gubbio, Narni (2), Perugia (2), Spoleto, Terni (3).
La curva epidemiologica
Secondo le stime del Nucleo epidemiologico della Regione Umbria, le misure restrittive nazionali e regionali hanno ridotto i rischi di contagio di circa il 35%.
L’indice Rt continua a scendere, anche se lentamente. A ottobre l’indice Rt medio era 1,18. Oggi è sceso intorno a 0,75.
La flessione dei nuovi positivi e la percentuale sui tamponi effettuati nelle ultime due settimane sta scendendo in tutte le fasce di età, con un appiattimento della curva. Si sta anche appiattendo (la dinamica vede un ritardo di circa 9-10 giorni rispetto all’andamento dei contagi) la curva dei ricoveri ospedalieri. Più incerto l’andamento dei ricoveri in terapia intensiva. Dato, quest’ultimo, che generalmente si riduce circa dieci giorno dopo quello sui ricoveri.
Rsa e Residenze protette
Tra le Residenze sanitarie assistite e le Residenze protette monitorate sono 71 le strutture con casi positivi.
Gli attualmente contagiati sono 307 ospiti (su circa 3mila) e 130 operatori. I guariti sono 261.
Rischio terza ondata
Il direttore Dario ritiene che si potrebbe raggiungere una certa situazione di convivenza con il virus nei prossimi mesi qualora si riesca a mantenere il numero dei contagi sui livelli attuali, cioè con un’incidenza al di sotto dei 50 casi ogni 100 mila abitanti. Ed un adeguato sistema di tracciamento dei contatti.
Tuttavia ricorda come ai risultati di oggi si sia arrivati con misure che attenuano di circa il 35% i contagi.
Cautela sull’allentamento delle misure
Per questo Dario è molto cauto sull’allentamento delle misure. Le proiezioni con un livello di contenimento del 20% sono molto diverse.
A poche ore dalle valutazioni della Cabina di monitoraggio nazionale, Dario ricorda come finora l’orientamento sia stato quello di ritenere ancora troppo elevato il livello di utilizzo delle strutture sanitarie per una riapertura completa. “Qualche allentamento ci sarà – prevede – ma una riapertura ad oggi appare molto critica”.
Anche perché, oltre a ridurre il numero dei contagi, si devono liberare gli ospedali per garantire le cure agli altri pazienti.