Aggiornamento
I carabinieri della Stazione di Corciano hanno denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria la 30enne originaria della periferia romana, ma da anni residente in Umbria, accusata di lesioni personali e minaccia nei confronti della madre con la quale conviveva stabilmente.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri la giovane, in conseguenza di un litigio poco prima avuto con la congiunta e originato da uno suo stato di alterazione psicofisica, ha dato in escandescenza aggredendo con un corpo contundente la madre e dopo averla minacciata, l’ha colpita con calci e pugni al volto, barricandosi in casa e respingendo i sanitari del 118 che erano intervenuti in soccorso.
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Ci sarebbe una violenta lite in famiglia all’origine del ferimento alla testa di una donna che pochi minuti fa è stata portata in ospedale a Perugia. I fatti si sono consumati all’interno dell’appartamento di un palazzo ad Ellera di Corciano difronte al centro commerciale La Galleria. Sul posto sono arrivati i carabinieri, i vigili del fuoco e l’ambulanza. I sanitari si sono immediatamente occupati di soccorrere la donna ora sottoposta alle cure mediche. I militari stanno indagando sull’accaduto.
A quanto si apprende una donna di 64 anni sarebbe rimasta vittima della lite con la figlia trentenne (con precedenti clinici legati ad un disagio psicologico). Entrambe le donne sono state soccorse. La madre, medicata per le ferite da taglio evidenziate alla testa e al collo (forse provocate con una bottiglia) ha riportato una prognosi di otto giorni e la figlia per l’evidente stato di agitazione in cui è stata trovata dai soccorritori del 118.
Sul posto sono intervenuti, come detto, i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco, che hanno dovuto aprire con la forza il portone d’ingresso dell’abitazione, che si è presentato sbarrato ai soccorritori.
Nella tarda mattinata odierna, i carabinieri della Stazione di Corciano hanno denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria locale una 30enne originaria della periferia romana, ma da anni residente in Umbria, con l’accusa di lesioni personali e minaccia nei confronti della madre con la quale conviveva stabilmente.
Nella fattispecie, la giovane, in conseguenza di un litigio poco prima avuto con la congiunta originato da un pregresso suo stato di alterazione psicofisica, dava in escandescenza aggredendo con un corpo contundente la madre e dopo averla minacciata, la colpiva con calci e pugni al volto, barricandosi in casa e respingendo i sanitari del 118 che erano intervenuti in soccorso.
Stante l’impossibilità di accedere ai vani domestici, i sanitari richiedevano l’intervento dei vigili del fuoco di Perugia e dei carabinieri. A nulla sono valsi i tentativi di riportate alla ragione la giovane e pertanto si rendeva necessario accedere in casa attraverso un varco creato ad arte sulla finestra dell’appartamento. Giunti in casa, dopo aver vinto le resistenze opposte dalla ragazza ancora in preda ad impulsi aggressivi, gli operanti riuscivano a tranquillizzare le due donne, rasserenando gli animi.
Subito soccorse, madre e figlia venivano condotte presso il pronto soccorso del locale ospedale Santa Maria della Misericordia dove venivano curate.