Nell'ambito della sezione dedicata a “L'Umbria del Cuore” di Corciano Festival, continuano con successo le interviste ai vip che hanno deciso di risiedere nella nostra regione. Dopo Margherita Granbassi ed Enzo Nucci, giovedì sarà la volta di Vincenzo Cerami, famoso scenaggiatore e premio oscar per il film “La vita è bella” e, dallo scorso anno, assessore alla cultura al Comune di Spoleto.
Romano, classe 1940, Cerami ha come insegnante di lettere nella scuola media di Ciampino Pier Paolo Pasolini, che lo introduce all'amore per la letteratura e la poesia. Nel 1966 è aiuto regista dello stesso Pasolini per “Uccellacci e uccellini”, mentre è del '76 il suo primo romanzo “Un borghese piccolo piccolo”, segnato da una positiva accoglienza della critica e portato l'anno dopo sullo schermo da Mario Monicelli. Ha così inizio una carriera ricchissima e poliedrica, della vastità della quale è difficile dar conto: per il cinema, egli è autore di soggetto e sceneggiatura per “Casotto” di Sergio Citti, col quale firma pure “Il minestrone” (1981) e “Mortacci” (1988). Delle sue moltissime collaborazioni alla scrittura, ricordiamo “I ragazzi di via Panisperna” (1989) e “Porte aperte” (1990); con Marco Bellocchio per “Salto nel vuoto” e “Gli occhi, la bocca”, mentre con Francesca Comencini per “Pianoforte”. Con “A.A.A. Achille” si aggiudica nel 2003 il “Grifone d'oro” come miglior film. Di grande successo, inoltre, i suoi script ideati assieme a Benigni: “Il piccolo diavolo”, “Johnny Stecchino”, “Il mostro” e “La vita è bella”, sono ogni volta campioni d'incasso nelle rispettive stagioni d'uscita e nel 2002 “Pinocchio”. Nel 2001 torna alla narrativa con “Fantasmi”, edito da Einaudi e per i Meridiani Mondadori pubblica “La trascrizione dello sguardo”, saggio introduttivo “Per il cinema”, un volume che raccoglie i soggetti e le sceneggiature di Pier Paolo Pasolini. Nel 2002 pubblica in una collana personale per Garzanti “Consigli a un giovane scrittore” e “Pensieri così”, in virtù della quale gli viene conferito a Madrid il premio “Viajes con mi cuaderno”.