Il Consiglio comunale di Città di Castello ha approvato il regolamento per l’uso dei fitofarmaci. “Un momento molto atteso che giunge alla fine di un lungo lavoro – ha detto l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti – speriamo che rispetti le leggi, i cittadini che lo hanno sollecitato e i portatori di interessi. Al tavolo hanno partecipato molti soggetti. Sul glisofato abbiamo ribadito l’impegno come Amministrazione al divieto di utilizzo su aree pubbliche e sono state individuate fasce di tutela. I proventi delle eventuali sanzioni saranno utilizzati in progetti di utilità ambientale”.
Il lungo esame degli emendamenti di Tiferno Insieme e Castello Cambia e dei subemendamenti ha preceduto la votazione, favorevole per Pd, Psi, La Sinistra, “no” di Lega, M5S, Fd’I e FI, astensione di Castello Cambia e Tiferno Insieme.
Il presidente della commissione Servizi Giovanni Procelli (La Sinistra) ha ricordato come “spesso siamo stati attaccati per i tempi troppo lunghi ma sono stati necessari per confrontarci e condividere con tutti i soggetti interessati”.
Il regolamento si compone di 21 articoli e sostituisce una normativa nata nel 1995 e aggiornata nel 2005. La sua finalità, dichiarata all’articolo 1, è “conciliare la difesa fitosanitaria delle colture con la tutela di salute pubblica, popolazione, ambiente e sue risorse”. Nel testo si disciplina la preparazione delle miscele, le modalità di utilizzo delle varie tecniche di irrorazione in aree agricole ed extragricole, l’obbligo di informazione del trattamento e le distanze di sicurezza da luoghi sensibili, abitati o di pregio ambientale.
Forza Italia ne ha contestato la validità: “Meglio un codice etico”; M5S: “Dettato di ardua applicazione”. Le proposte di Tiferno Insieme e Castello Cambia erano dirette ad incrementare ulteriormente le misure di sicurezza e le soglie di precauzione. Comune l’auspicio a uniformare i regolamenti su un’ottica di Vallata.