“Finora abbiamo assistito soltanto a ‘prove tecniche di liberalizzazione' con il risultato che, tra luglio 2004 e luglio 2009, le tariffe dei servizi pubblici locali non energetici, sono aumentate del 28%, quasi il triplo del tasso di inflazione cresciuto del 10,4%. In particolare, le tariffe dell'erogazione di acqua sono aumentate in media del 33,4%, quelle per la raccolta rifiuti sono cresciute del 29,6%, quelle dei trasporti pubblici su strada del 15% e le tariffe per i servizi di fognatura sono aumentate del 26,1%”.
E' quanto sottolineano il Presidente di Confartigianato Imprese Perugia – Massimo Nocetti – e il Segretario – Stelvio Gauzzi – commentando gli interventi in materia di servizi pubblici locali contenuti del decreto legge 135 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 settembre. “Potrebbe essere la volta buona – dichiarano – per passare dagli annunci ai fatti, e realizzare quella liberalizzazione dei servizi pubblici locali troppo a lungo rinviata, e che potrà consentire di qualificare e innovare l'offerta, offrire alle imprese un'occasione di sviluppo, abbassare le tariffe per i consumatori”.
In particolare, Nocetti e Gauzzi giudicano positivamente “l'introduzione della regola generale dell'assegnazione dei servizi attraverso le gare, l'affidamento in house della gestione dei servizi pubblici locali sottoposta a stringenti requisiti verificati dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, il divieto per aziende che abbiano in concessione o in affidamento la gestione dei servizi pubblici locali di operare, in proprio o con società collegate o partecipate, in regime di concorrenza in settori collegati o contigui a quello di cui sono concessionarie o affidatarie”.
Perplessità, invece, la esprimono sui tempi del regime transitorio previsti dal decreto che portano a gennaio 2012 l'entrata in vigore delle nuove norme: “Ci possiamo permettere, concludono Nocetti e Gauzzi – considerata anche la crisi in atto, di attendere quasi tre anni per vedere gli effetti di queste norme e per dare il via ad una riforma in grado di aprire il mercato dei servizi pubblici locali alla vera concorrenza?”.