(Jac. Brug.) – E’ da poco terminato il progetto formativo, organizzato da Confartigianato Formazione C.N.I.P.A. e dalla Provincia di Perugia, dal titolo “Modellista e incastonatore di gemme”, che si è svolto a Spoleto presso l’Istituto d’istruzione secondaria superiore “Pontano Sansi-Leoncillo Leonardi”.
Stamani, nella cornice della Sala Capitolare dell’istituto, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati ai partecipanti, che hanno svolto con successo il corso nelle due fasi di svolgimento: prima 300 ore di formazione presso l’istituto spoletino, poi 4 mesi di tirocinio retribuito in aziende del territorio della provincia di Perugia (con profitto legalmente riconosciuto).
La preside dell’istituto Roberta Galassi non ha fatto mistero di sentirsi orgogliosa del fatto che proprio la “sua” scuola sia stata scelta per ospitare questo progetto. “Grazie a questa iniziativa – ha detto – l’Istituto d’Arte di Spoleto è stato messo in evidenza per le professionalità che gli appartengono, per essere un “unicum” a livello regionale con l’indirizzo di design del gioiello e per i suoi laboratori quasi professionistici, dove non manca davvero nulla per realizzare un gioiello dalla fase di progettazione fino a quella del prodotto finito. Il corso – ha proseguito la preside – mira a creare delle eccellenze nell’artigianato artistico, che deve essere potenziato e inteso come uno dei principali fattori di vitalità per la città di Spoleto”.
E’ dello stesso avviso Stelvio Gauzzi, segretario Confartigianato Imprese Perugia, che come la Galassi ha sottolineato la grande tradizione orafa di Spoleto. “Riteniamo importantissimo – ha detto inoltre – partire dalla valorizzazione delle tipicità dei vari territori. L’artigianato e l’artigianato artistico sono considerati al giorno d’oggi quasi dei lavori di “serie b”; dobbiamo allontanarci da questi preconcetti e ripartire proprio dall’artigianato per proporre e offrire nuovi sbocchi occupazionali a tutti coloro che sono in cerca di lavoro”.
La funzionaria della provincia Maria Rita Tinè ha voluto sottolineare la novità rappresentata da questa “formula formativa”, caratterizzata da una formazione teorica breve e da un periodo di tirocinio retribuito. “Abbiamo riscontrato dei buoni risultati – ha dichiarato – non solo limitati al periodo del corso ma anche in termini di sbocco occupazionale. La formazione professionale è fondamentale – ha proseguito la Tinè – e rappresenta una grande risorsa occupazionale specialmente in momenti economicamente e socialmente critici come quello attuale”.
Infine, l’intervento dell’assessore all’istruzione del Comune di Spoleto Battistina Vargiu è stato significativo dal punto di vista della connessione tra istruzione e formazione professionale, che a detta dell’assessore “non deve mai essere trascurata, come del resto quella tra mondo della scuola e mondo del lavoro”. La Vargiu ha inoltre messo l’accento sull’aspetto dell’eccellenza che il settore dell’oreficeria spoletina rappresenta nell’intera regione, rivolgendo un plauso all’Istituto d’Arte per aver mantenuto i 3 indirizzi (tra cui quello di scenografia che non ha eguali in Italia se non a Parma) e facendo un esplicito invito alla provincia di mantenere i 3 indirizzi della scuola come uniche eccellenze nel panorama territoriale, per evitare una sovrapposizione di settori d’eccellenza, appunto, che non gioverebbe a nessuno delle parti in causa.
Al termine degli interventi, Stelvio Gauzzi ha consegnato gli attestati ai 12 partecipanti del corso. Ecco i loro nomi: Bartoli Laura, Carbonari Alessandra, Rossi Erica, Proietti Silvestri Marika, Rossi Annalisa, Santarelli Francesco, Ghiandoni Stefania, D’Annibale Chiara, Monsignori Valentina, Mancinelli Gessica, Foglizzo Juan Carlos, Bottaccioli Danilo.