Puntuale come da calendario scandito dalla legge di riforma (la l.r. n. 18/2011), ieri il Commissario Liquidatore della Comunità Montana dei Monti Martani Serano e Subasio Giuliano Nalli ha depositato agli atti della Regione il piano di liquidazione. Nalli ha reso il conto della gestione dal 2009 ad oggi della attività della Comunità Montana, nata dallo accorpamento di quella di Spoleto e di quella di Valtopina, oggi disciolta dalla ulteriore riforma.
Il Commissario Nalli ha presentato alla Regione dell’Umbria ai fini della definitiva liquidazione un Piano che accerta un avanzo di Amministrazione di 1.499,00 euro con un notevolissimo patrimonio Immobiliare e mobiliare. Il consistente patrimonio Immobiliare è libero da ipoteche anche se grava su di esso una parte di mutui ancora da estinguere ma che sono sostenuti da concorso dello Stato.
Ora sarà necessario attendere l’approvazione della Regione dell’Umbria e poi dare attuazione alla liquidazione vera e propria con la chiusura totale degli Enti Montani. Dopo l’approvazione regionale il Commissario Nalli lavorerà per riscuotere i crediti e pagare i debiti che ad oggi sono in grande equilibrio.
Ha affermato Nalli: “E’ con soddisfazione che presento alla Regione dell’Umbria il giorno stesso della scadenza il Piano di Liquidazione della Comunità Montana dei Monti Martani Serano e Subasio. Il Piano evidenzia che i conti sono a posto e che il Patrimonio Immobiliare e quello mobiliare, entrambi consistenti, rimarranno a dote del territorio e degli Enti che seguiranno pressoché intonzi. Dobbiamo lavorare ancora affinché si possa considerare chiusa la fase della Comunità Montana per aprire insieme ai soggetti preposti la fase costitutiva dell’Unione Speciale dei Comuni e dell’Agenzia”.
“Il Bilancio di questa Comunità Montana – ha proseguito Nalli – ha un valore annuo di oltre 20 mln. di euro che non si può chiudere dalla sera alla mattina. Stiamo lavorando anche per consentire il passaggio dei servizi e lavori alla Agenzia Forestale Regionale e anche questo richiede molto impegno in considerazione del fatto che mediamente registriamo N. 44 cantieri aperti (per servizi e lavori) che richiedono attenzione ed un monitoraggio costante della situazione”.
“Mi piace rilevare – ha poi concluso – come l’attuale assetto della Comunità Montana contempli 133 operai e 73 impiegati tra i quali si registrano grandi professionalità e grande voglia di fare. La Comunità Montana pertanto, oltre al patrimonio Immobiliare e mobiliare, lascia un patrimonio di risorse umane che andrà ad arricchire l’Unione Speciale dei Comuni e l’Agenzia Forestale Regionale”.
