Tutti assolti perché il fatto non sussiste, è questa la sentenza di primo grado emessa nel pomeriggio di oggi dal Tribunale di Terni sul processo relativo alla compravendita del castello di San Girolamo di Narni.
Tutti assolti
Oltre all’ex vescovo della diocesi di Terni, Mons. Vincenzo, già uscito con l’assoluzione dalla vicenda, stesso verdetto è stato emesso oggi per l’ex direttore dell’ufficio tecnico della diocesi Luca Galletti, l’ex economo della diocesi Paolo Zappelli, il notaio Gian Luca Pasqualini, il dirigente del Comune di Narni Antonio Zitti, l’ex sindaco di Narni, Stefano Bigaroni e la dirigente del Comune di Narni, Alessia Almadori.
Le accuse
Turbativa d’asta, truffa e falso, questi i capi d’accusa a carico degli imputati che, nel marzo 2016, erano stati rinviati a giudizio in seguito all’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica. Indagando sul sul buco da 20 milioni della Diocesi, allora presieduta da Mons. Paglia, gli inquirenti avrebbero riscontrato anche il presunto illecito nell’operazione economica della compravendita del castello.
I fatti
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il comune avrebbe fatto sapere alla diocesi l’intenzione di mettere in vendita il castello prima dell’uscita del bando ufficiale di gara e avrebbe poi fissato il prezzo a circa un milione e 700mila euro, cifra assai più bassa rispetto alla stima dell’immobile, valutato circa 6 milioni di euro da prezzo di mercato.