Perugia città illuminata. Andando oltre, potremmo osare: Umbria regione illuminata. Questo il fulcro dell'incontro che si è tenuto ieri nella preziosa cornice del Palazzo dei Priori, Sala dei Notari, promosso da Goodwill in partnership con Nòva24 e Il Sole 24 ORE e in collaborazione con l'OCSE. Presenti all'incontro, oltre al moderatore e curatore Luca de Biase, capo redattore di Nòva 24, Stefano Barbieri, manager del programma LEED dell’OCSE di Trento e Stefania Gannini Rettore dell'Università per stranieri di Perugia, alcuni degli imprenditori più all'avanguardia del panorama regionale. Tra questi un “ispirato” Brunello Cucinelli, industriale “etico” del cachemire, e Federica Angelantoni, amministratrice delegata di Archimede Solar Energy, la quale, con un rapido spaccato della complessa organizzazione aziendale, dal settore collaudo, al biomedicale, all'importantissimo sviluppo delle energie alternative, ha prospettato nuovi reali scenari nella produzione di energia rinnovabile a bassissimo impatto ambientale.
A seguire, Andrea Crisanti, Universita' degli Studi di Perugia e Imperial College di Londra, che ha presentato l'importante lavoro di ricerca che si sta svolgendo presso il Centro di Ricerca sul Genoma ed Arianna Ciccone ideatrice ed organizzatrice del Festival Internazionale di Giornalismo in programma nel prossimo mese di Aprile proprio nel capoluogo umbro. Ad aprire le presentazioni è stato però il primo cittadino Vladimiro Boccali con una riflessione su Perugia, città fortemente legata alle proprie radici, tanto da potersi considerare a tratti addirittura conservatrice, ma inaspettatamente attenta allo sviluppo e alle grandi opportunità che la ricerca e le nuove tecnologie ci possono offrire. Un momento di incontro e confronto fondamentale quello di ieri, in cui si realizza che l'Umbria è terra sì di grandi tradizioni, ma anche di lungimiranti imprenditori, terra in cui nonostante i tempi difficili, fare rete ed essere coesi può porre le basi di una crescita costruttiva. Un messaggio positivo dunque, un'esortazione al fare, perché, così come sostiene De Biase “ci sono per noi, per i nostri giovani, per i nostri figli, delle storie e delle porte aperte attraverso le quali costruire un progresso qualitativamente importante per il nostro futuro”.
Sara Cipriani