Enrico Melasecche (*)
Alla fine di un quinquennio di governo, opportunità politica vorrebbe, che un assessore non giustifichi le proprie incapacità attribuendo ritardi inauditi di opere pubbliche essenziali a chi ha governato cinque anni prima, dieci anni prima o addirittura quindici addietro come il sottoscritto.
Forse Ricci ha preso qualche colpo di sole ma attaccare la Giunta di cui ho fatto parte, quindi il sottoscritto, sul tema dell’ampliamento dei cimiteri di Terni, argomento dolorosissimo per troppe famiglie, è inqualificabile.
Poiché Ricci è stato catapultato a Terni non si sa bene per quale alchimia politica, non si sa bene da quale pianeta, né di cosa si occupasse oltre che allenare una squadretta di calcio, forse è bene che, prima di parlare, azioni l’organo deputato al ragionamento.
Il sottoscritto ereditò da una giunta di sinistra cui lui fa riferimento un arretrato terribile, anche perché le vicende della tangentopoli ternana cui lui e molti esponenti di questa giunta, a cominciare dal sindaco, non possono dirsi politicamente estranei, avevano bloccato l’intera città per anni.
Ebbene non solo provvedemmo a tempo di assoluto record all’ampliamento dei cimiteri di Terni, Cesi, Papigno, Rocca S. Zenone, Collescipoli, ecc, ma lo facemmo a prezzi che il compagno Raffaelli pochi mesi dopo raddoppiò letteralmente facendo pagare una cappella più di un attico in Corso Tacito.
Tutti gli incarichi professionali furono da noi ereditati dalla sinistra che ci aveva preceduto e che non aveva provveduto a finanziare, vincolati quindi anche in questo dalle scelte della parte politica cui Ricci appartiene.
Non solo, la vergogna della gestione del cimitero di Terni da parte di Ricci, cui interessano sembra più i viaggi in terra di Palestina (non si sa bene quale apporto abbia fin qui dato a quelle popolazioni martoriate da una guerra infinita!) è lunga quasi cinque anni, con cittadini che attendono almeno da tre lustri.
Solo il collaudo sta durando oltre sei mesi, neanche di trattasse del grattacielo più alto del mondo!
Ricordo infine che fu proprio il sottoscritto a guidare una sorta di class action contro questa giunta con un ricorso al TAR di centocinquanta famiglie, unico nella storia della nostra città, con il Comune dichiarato colpevole e condannato alle spese, alla esecuzione urgentissima delle opere, a rimborsare i danni della doppia tumulazione di tutte quelle famiglie costrette in questi anni a ricoverare un proprio caro presso la tomba di parenti o amici o presso un loculo provvisorio.
Ricci ha ridotto il gloriosissimo Assessorato ai LLPP ed il suo Ufficio Tecnico ad una sorta di dependance dell’Urbanistica, con il suo Dirigente all’Urbanistica vero factotum del sindaco ed ha messo un laureato in scienze umanistiche al posto dell’allora Ingegnere Capo.
E’ vero o no tutto questo?
Allora piuttosto che attaccare chi non merita certo di essere coinvolto in chiacchierate da bar sport, cerchi di lavorar tacendo, e concluda decorosamente, se è in grado, questo quinquennio almeno bitumando le strade, perché i milioni di euro turlupinati con gli autovelox dalle tasche dei ternani vanno almeno utilizzati come prevede la legge.
(*) capogruppo Udc
