La Lega Gubbio ha portato la questione in Consiglio comunale, la risposta dell'assessore Piergentili "Il tracciato è definito ma sono sorte difficoltà in un tratto, puntiamo a finire lavori entro 2023"
I ritardi nella realizzazione della “Ciclovia Pian d’Assino”, nel tracciato dell’ex ferrovia tra Umbertide e Fossato di Vico, sono finiti al centro del Consiglio comunale di Gubbio tramite un’interpellanza della Lega, a firma di Michele Carini e Sabina Venturi.
Gli esponenti dell’opposizione hanno ricordato che, secondo il cronoprogramma “il tratto in questione doveva essere pronto un anno fa” e hanno perciò chiesto “precisazioni in merito all’effettivo tragitto dell’opera che ad oggi, a seguito di un recente accesso agli atti, non risulta individuato. Tale situazione sta bloccando tutto l’iter di determinazione delle indennità di esproprio ai vari proprietari dei terreni interessati”.
Lavori iniziati nel 2020 e ancora in corso
I lavori per la realizzazione del percorso ciclopedonale erano iniziati nel 2020, grazie al contributo di 2 milioni di euro arrivati dalla Regione Umbria e di 1 milione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Il sindaco Stirati aveva dichiarato pubblicamente che i lavori della ciclovia Umbertide-Gubbio si sarebbero chiusi entro il 2021, ma ad oggi gli interventi sono ancora in corso.
“Il ritardo nel completamento dei lavori costituisce un danno per il territorio e può avere delle conseguenze importanti. Ricordiamo che il soggetto attuatore dell’opera è lo stesso Comune di Gubbio. Sollecitiamo dunque la giunta – ha aggiunto in aula Carini – a fornire nel più breve tempo possibile aggiornamenti in merito allo stato di avanzamento dei lavori: i cittadini meritano risposte certe e fatti concreti”.
Le parole dell’assessore
A rispondere all’interpellanza è stato l’assessore Valerio Piergentili: “Gli atti autorizzativi sono in gran parte completati, il tracciato è presente e definito da Umbertide a Fossato di Vico. L’anno scorso abbiamo stanziato 90 mila euro a completamento e a risoluzione della frana di Corraduccio sul tratto finale verso Branca, funzionale alla realizzazione della pista ciclabile”.
Due “ostacoli”
Piergentili ha però fatto sapere che sono presenti “criticità su un tratto dove non è stato completato l’iter di esproprio, all’altezza del laghetto di Terradura, perchè sono sorti due problemi: quello della revisione prezzi, che ha comportato l’individuazione di ulteriori risorse e l’approvazione di due varianti progettuali, in attesa dell’approvazione da parte della Regione, e quello relativo all’alluvione del 15 settembre, che ha compromesso alcuni camminamenti, percorsi e un cantiere. Abbiamo infatti dovuto rivedere alcuni punti strategici, soprattutto quello dell’installazione delle fondamenta di alcuni viadotti (parte più complessa dove passano anche reti di energia e servizi)”.
“Nuova” conclusione opere annunciata “entro fine 2023”
“Dobbiamo verificare se mantenere lo stato progettuale o chiedere un ulteriore variante, che vorrebbe dire spostare di un paio di metri il tracciato – ha aggiunto l’assessore – Tre settimane fa c’è stato un sopralluogo della Regione Umbria per verificare l’andamento dei lavori e i riscontri da parte dei tecnici sono stati gratificanti e postivi. Spero e mi auguro che entro fine 2023 possiamo concludere questa opera strategica per il territorio.
“A noi risulta che sia in altissimo mare il tratto tra Umbertide e Mocaiana e praticamente al buio quello tra Mocaiana e Gubbio – ha detto Carini nella replica – Auspico un intervento deciso ma stante la situazione attuale dubito che la ciclovia entro la fine dell’anno sia completa…”