Il Tar del Lazio, Terza Sezione Ter, ha emesso oggi la sentenza (n. 7662/2016) con la quale ha accolto il ricorso del Comune di Perugia contro la chiusura dell’ufficio postale di S. Egidio disposta da Poste Italiane spa.
In buona sostanza il Giudice amministrativo ha confermato che, ai fini della soppressione anche delle più piccole unità, l’azienda è tenuta ad un costruttivo dialogo con le comunità locali e a motivare puntualmente le proprie scelte, non potendo fare riferimento – come è invece accaduto nel caso in questione – solo a dati di carattere economico. Non è, dunque, possibile smantellare il servizio solo con giustificazioni stereotipate di convenienza commerciale che non tengano conto dell’obbligo per Poste Italiane di garantire ai cittadini una equa e corretta distribuzione ed accessibilità del servizio.
La chiusura dell’Ufficio postale di Sant’Egidio, come si ricorderà, doveva essere attuata già dallo scorso 7 settembre 2015, ma non si è mai verificata anche in virtù del fatto che, in questi mesi, i Giudici che sono stati via via investiti della questione hanno sin da subito sospeso l’efficacia degli atti, accogliendo le richieste del Comune in tal senso.
Così si erano espressi il TAR Umbria, per primo, il 3 settembre dello scorso anno (con decreto n. 108/2015), il TAR Lazio, il successivo 28 settembre (con decreto n. 4110/2015) e il 2 novembre (con ordinanza n. 4749/15) e, infine, il Consiglio di Stato, con provvedimento n. 733/2016 del 3 marzo di quest’anno, che ha respinto l’appello cautelare proposto in punto di sospensiva da Poste Italiane.
“Esprimo soddisfazione per questa sentenza –ha detto il capogruppo di Progetto Perugia Otello Numerini, che fin dall’inizio ha seguito la vicenda- e ringrazio il Sindaco per l’impegno profuso, tramite l’Avvocatura comunale, per arrivare a questo risultato. Dimostrazione, ancora una volta, dell’attenzione che l’amministrazione dà alle frazioni e ai loro abitanti.”