Prima o poi arriveranno i tanto annunciati varchi elettronici: slittati dall’estate scorsa all’autunno, poi ancora dopo le festività natalizie, quindi rimandati a fine febbraio, probabilmente spunteranno in estate, come da ultimo proclama.
In ogni modo, il provvedimento inciderà direttamente sulla vita dei residenti del centro storico che saranno i primi a subirne i disagi ed a beneficiare dei miglioramenti alla viabilità.
Tornano così a galla alcune proposte, già ufficialmente formulate lo scorso anno all’amministrazione comunale. Chiesta, ad esempio, l’istituzione di un numero verde informativo come già avviene ad Orvieto, e di un apposito servizio on-line per facilitare la richiesta di permessi provvisori a chi dovrà transitare entro le mura urbiche.
Si rileva inoltre la necessità di rendere possibile il transito ai veicoli autorizzati dei residenti, in tutte e quattro le zone in cui è suddiviso il cuore cittadino, senza il rischio di incappare nei divieti dei varchi per raggiungere aree di sosta confinanti o percorrendo i cosiddetti ‘percorsi più brevi’.
C’è tra l’altro chi torna a proporre la loro installazione direttamente alla porte della città, al fine di contrastare al massimo la sosta selvaggia nelle vie che resterebbero di libero accesso.
Per quanto riguarda le fasce orarie, i residenti sono particolarmente interessati ad una regolamentazione degli orari di ingresso ed uscita delle scuole, quando si registra il maggior momento di caos.
Segnalata da più parti ed a più riprese, una carenza di segnaletica orizzontale e verticale nell’indicare le aree di sosta riservate a chi vive in centro: c’è chiede di reinserire la delimitazione dei singoli stalli di sosta per centellinare ogni singolo parcheggio, chi invoca una diversa colorazione delle strisce, chi suggerisce di implementare i cartelli già esistenti, ed apporne ulteriori provvisori in concomitanza con grandi eventi.
Tra le idee, quella di indicare il costo della sanzione per sosta non autorizzata, al fine di scoraggiare al massimo i furbetti.
Ma non finisce qui: c’è chiede di dimezzare i permessi alle attività alberghiere e di accoglienza, chi di riservare posti anche sulle strisce blu ai residenti dotati di apposita convenzione, o comunque di coordinare speciali convenzioni con i gestori di parcheggi privati nel centro storico.
Proposte, richieste, idee di cui si parla da anni e di cui ancora, in mancanza di risposte, si continuerà ancora a parlare a lungo.