Il Sindaco e il Rettore della Basilica, “segnale di speranza per la comunità”. Il 4 novembre inizio ufficiale deila ristrutturazione
Il 4 novembre partiranno i lavori di ristrutturazione della chiesa di Sant’Agostino a Cascia.
Il sindaco Mario de Carolis e l’amministrazione comunale esprimono la loro soddisfazione, in quanto è la prima chiesa, dopo la basilica, ad essere riconsegnata alla comunità e ai fedeli.
È lì che è racchiuso il cuore religioso di Cascia per la sua antichità.
Come afferma il rettore della basilica Padre Luciano de Micheli, “questo è un segnale di speranza, poiché tutto il nostro territorio ha perso a causa del terremoto un prezioso valore di chiesa e di arte”.
Inoltre la presenza ancora per un anno delle suore carmelitane darà anche a loro la possibilità di pregare e celebrare insieme ai fedeli.
L’auspicio è che tutte le preziose chiese delle piccole frazioni possano essere restaurate perchè costituiscono il cuore della comunità.
Un po’ di storia
Nel ‘400 il plesso religioso di Sant’Agostino era il più prestigioso centro culturale e politico della città, data l’importanza che il Comune dava sia all’istituzione che agli stessi religiosi. Anche i giovani delle famiglie più in vista della città seguivano qui dei corsi scolastici anche se a Cascia vi erano già le scuole pubbliche.
Nel 1449, per ordine di Niccolò V, fu annessa l’antichissima chiesa di san Pietro, chiesa matrice di Cascia appartenente al capitolo di San Pietro di Roma.