Il Centenario dalla morte del barone Leopoldo Franchetti (Livorno, 31 maggio 1847 – Roma, 4 novembre 1917) si è aperto nel migliore dei modi, con l’incontro svoltosi oggi a Roma, a Palazzo Madama, tra i rappresentanti della Fondazione Centro Studi Villa Montesca, Comune e Regione Umbria, il deputato Walter Verini (che si è adoperato per la buona riuscita dell’incontro) e il presidente Pietro Grasso, in vista della definizione del programma delle manifestazioni.
Proprio Grasso ha dimostrato una straordinaria conoscenza della figura del Barone Franchetti, che da Senatore del Regno dette vita, tra l’altro, alla prima inchiesta parlamentare sul fenomeno della mafia nel Mezzogiorno. Del resto la figura e il profilo del presidente, prima dei suoi ruoli ai vertici delle istituzioni, sono stati sempre caratterizzati (da magistrato e da collaboratore del giudice Giovanni Falcone ) da un impegno forte contro le mafie e la criminalità organizzata.
Nel corso del cordiale incontro a Palazzo Madama, il sindaco Luciano Bacchetta e il presidente della Fondazione Centro Studi Villa Montesca Angelo Capecci, hanno illustrato alla “seconda carica dello Stato”, alcuni contenuti del ricco programma del Centenario “Franchettiano” in corso di ultimazione, “manifestando gratitudine e riconoscenza a nome della collettività tifernate e delle istituzioni per la concessione del patrocinio del Senato e la disponibilità del Presidente Grasso a venire a Città di Castello per una iniziativa di apertura delle manifestazioni dedicate alla figura e all’opera del barone, con visite a Villa Montesca, Musei Tela Umbra e Musei Burri”.
“La giornata di oggi, questo prestigioso incontro – precisano Bacchetta e Capecci – rappresentano un’ulteriore tappa di avvicinamento ad un periodo significativo per la storia della nostra città, che a distanza di un secolo, intende solennizzare ricorrenze che per il loro valore ideale e storico hanno ancora una notevole e positiva energia da mettere a disposizione di tutti”.