Cava di Spoleto, la concessione di escavazione alla Colacem è scaduta il 7 maggio 2022 e la Filca Cisl Umbria, assieme alla Cisl Umbria, torna sulla questione.
“Siamo delusi – afferma il segretario regionale Filca Cisl Umbria Emanuele Petrini e il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti – per l’atteggiamento tenuto fino ad ora dal Comune di Spoleto, nella figura del sindaco e dell’assessore con delega alle Cave: per noi il Comune si è dimostrato assente nel gestire il futuro del sito e quindi dello stesso territorio, non informando la popolazione sulle opportunità da cogliere”.
Il sindacato, riferendosi alla notizia palesata nel corso della recente conferenza stampa, quando Filca Cisl e Cisl Umbria hanno reso noto l’interesse di un imprenditore di alto profilo nel settore a rilevare l’intero sito (cava e stabilimento, attualmente dismesso), oggi dà un’informazione aggiuntiva: “Il Gruppo interessato, unitamente alle Filca Cisl Umbria e alla Cisl Umbria e allo studio avv. Pietro Magrini, è stato ricevuto dalla Regione Umbria nei giorni scorsi per evidenziare e confermare la propria disponibilità per realizzare un progetto da poter sviluppare insieme nel territorio di Spoleto, garantendo – come già ricordato nei documenti presentati – il rispetto del patto di non concorrenza con l’attuale proprietario”.
“Dopo la conferenza stampa – proseguono Petrini e Manzotti – ci saremmo aspettati un’interlocuzione con le istituzioni in quanto in ballo c’era e rimane il futuro del territorio e dei lavoratori interessati (direttamente e l’indotto). Pensiamo che nelle audizioni e nelle dichiarazioni fatte da parte del Comune – commentano – non si è affronta la questione adeguatamente. Successivamente alla nostra conferenza stampa, poi, è uscito l’impegno da parte della Colacem per presentare un piano industriale di rilancio del sito entro giugno 2022.
Per noi questa rappresenta una novità, in quanto quando sono partiti i nostri colloqui (nel mese di febbraio 2022), nessuno aveva messo alla nostra attenzione questa opzione. Ribadiamo che la cava è il cuore del sito e da sempre collegata al funzionamento dello stabilimento, fulcro per creare occupazione sana e ricchezza nel territorio. Il nostro auspicio – concludono i sindacalisti – è che quanto prima si avvii un percorso costruttivo che riporti il sito ad essere riferimento produttivo ed occupazionale non solo per la città ma per l’intero territorio. Per questo chiediamo al Comune e alla Regione di avviare quanto prima un percorso concertativo concreto”.
Filca Cisl Umbria e Cisl Umbria Spoleto
Foto repertorio TO