Castelli al posto di Legnini, vescovo Boccardo: "Scelta scellerata, schiaffo ai terremotati". E Zaffini lo attacca

Castelli al posto di Legnini, vescovo Boccardo: “Scelta scellerata, schiaffo ai terremotati”. E Zaffini lo attacca

Sara Fratepietro

Castelli al posto di Legnini, vescovo Boccardo: “Scelta scellerata, schiaffo ai terremotati”. E Zaffini lo attacca

Mar, 03/01/2023 - 18:53

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Legnini ai saluti: "Ho esercitato la funzione commissariale per 34 mesi con totale dedizione, passione ed imparzialità"

Una “scelta scellerata“, uno “schiaffo” ai terremotati dettato da “meschini calcoli politici”. Con queste parole l’arcivescovo di Spoleto – Norcia, monsignor Renato Boccardo, definisce la scelta della premier Giorgia Meloni di nominare nuovo commissario straordinario alla ricostruzione post sisma l’ex assessore regionale marchigiano Guido Castelli al posto di Giovanni Legnini.

Se i vari commenti politici sulla nomina di Castelli sono piuttosto soft anche da parte di chi fino a pochi giorni fa chiedeva la conferma di Legnini, ad andarci pesante è il vescovo locale, presidente anche della Conferenza episcopale umbra, che più volte ha criticato in passato l’andamento della ricostruzione, elogiando poi la svolta impressa dall’ultimo commissario straordinario.

Nuovo commissario alla ricostruzione, le parole di Boccardo

La reazione per la sostituzione di Legnini – evidenzia monsignor Boccardo – è lo sconcerto. Non si riesce a capire la logica di una tale operazione, senza nulla togliere ai meriti e alle competenze di colui che lo sostituisce (Guido Castelli, ndr), che non conosco. Mi fa strano e mi sorprende che il Governo non abbia tenuto conto dei risultati del lavoro del Commissario Legnini, che ha trovato in tutti noi l’apprezzamento per la competenza, la disponibilità e l’accoglienza delle varie esigenze. Cambiare adesso, mentre davvero la ricostruzione sta crescendo e si vedono i frutti, mi sembra una scelta scellerata che non trova giustificazione se non nei meschini calcoli politici che passano sopra la testa della gente. Vedo in questa decisione una mortificazione e uno schiaffo alle popolazioni del terremoto“.

Politica divisa sulla nomina, il commento di Alemanno

La politica, nel frattempo, si divide tra destra e sinistra. Con gli esponenti del primo schieramento che elogiano la nomina di Guido Castelli – pur riconoscendo il grande lavoro svolto da Giovanni Legnini – mentre i secondi che la criticano in modo compatto. Anche il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, che il 30 dicembre aveva inviato una lettera alla premier Meloni chiedendo la riconferma di Legnini, oggi plaude “all’amico Sen. Guido Castelli”, pur ringraziando in una lunga e riconoscente nota il commissario straordinario uscente. “Al Commissario Giovanni Legnini con il quale abbiamo condiviso e vissuto due anni particolarmente intensi e decisivi per la ricostruzione del Centro Italia, – dice Alemanno elencando tutto quello che è stato fatto – va un grande e sincero grazie! Grazie per essersi messo a disposizione, per aver ascoltato gli amministratori, grazie per aver reso concrete le istanze dei territorio ed essersene fatto portavoce ed alfiere in prima persona nei confronti del Governo e del Parlamento“. “Rinnovando ad egli ancora il nostro Grazie, – conclude il sindaco di Norcia – rivolgo le più sentite congratulazioni per la prestigiosa nomina e l’augurio di buon lavoro all’amico Sen. Guido Castelli, anche lui membro della Cabina di Coordinamento Sisma, nell’ambito della quale ha apportato un fattivo ed importante contributo, certo che, insieme, si potrà continuare a lavorare per il futuro del Centro Italia”.

Zaffini critica Boccardo: “Frasi inadatte al suo ruolo pastorale”

Nel dibattito politico si inserisce anche il senatore spoletino Franco Zaffini, che definisce la nomina di Castelli come “tempestiva ed appropriata”, elogiando la scelta ricaduta sul collega di partito, definito “la persona giusta al posto giusto”. “Già sindaco del comune di Ascoli Piceno, consigliere regionale ed assessore della Regione Marche, – prosegue Zaffini – siamo certi che Castelli saprà dare finalmente un’impronta decisiva alla ricostruzione dei territori tra Marche, Umbria, Lazio ed Abruzzo. Una riedificazione, mai decollata, dei territori faticosamente alle prese con una ripartenza anche economica di fatto mai avvenuta. Le sue conoscenze del territorio e le sue capacità saranno preziose nel garantire benessere alle comunità colpite. Desta a dir poco perplessità, invece, – dice ancora il senatore locale di FdI – la presa di posizione di mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto e Norcia, presidente della Conferenza episcopale umbra, che definisce l’operazione come ‘figlia di una politica scellerata e di basso livello che passa sopra la testa della gente’. Frasi incomprensibili e del tutto inadatte al ruolo pastorale in effetti da tempo abbandonato a beneficio degli aspetti più materiali e terreni del proprio mandato”.

Legnini: “Commissario per 34 mesi con totale dedizione, passione ed imparzialità”

Ad intervenire sulla sua sostituzione è anche lo stesso Giovanni Legnini: “Ho appreso della decisione del Governo di nominare il Sen. Guido Castelli come Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione post-sisma nelle quattro Regioni del Centro Italia. A lui vanno i miei auguri di buon lavoro, insieme alla piena disponibilità a favorire un ordinato passaggio di consegne. Ho esercitato la funzione commissariale per 34 mesi con totale dedizione, passione ed imparzialità, sempre avendo a mente la sofferenza delle persone e delle imprese colpite dai terremoti del 2016-2017. I loro diritti e il dovere delle istituzioni di contribuire a restituire alle comunità dell’Appennino Centrale condizioni di vita normali, in territori bellissimi ma feriti, con l’obiettivo di migliorarle nel segno della sicurezza e della sostenibilità, hanno rappresentato la motivazione più profonda del mio impegno.

La ricostruzione del Centro Italia oggi si presenta molto cambiata rispetto a tre anni fa. Abbiamo varato importanti semplificazioni ed innovazioni normative, tra le quali il Testo unico della ricostruzione privata. Negli ultimi tre anni, nonostante i numerosi ostacoli ed emergenze, sono state presentate 15 mila domande di contributo per la ricostruzione, sono stati approvati e finanziati oltre 10 mila cantieri privati, e anche la ricostruzione pubblica, dove contiamo centinaia di cantieri aperti e oltre mille prossimi all’apertura, è ben avviata. Molti altri interventi pubblici aggiuntivi sono programmati, ed il Piano complementare al Pnrr per le aree sisma, in avanzata fase di attuazione, favorirà lo sviluppo dei territori colpiti, fornendo risorse per le imprese e le infrastrutture materiali e immateriali, come la rete integrata di ricerca degli atenei del cratere, che porterà alla creazione di quattro poli universitari di eccellenza nelle quattro regioni, che è stata finalizzata in questi ultimi giorni – dichiara Giovanni Legnini -. Dei risultati del mio mandato e delle attività della struttura, i cui componenti ringrazio uno per uno, darò conto nei prossimi giorni con il Rapporto sulla ricostruzione, con il quale periodicamente abbiamo comunicato con trasparenza l’andamento della ricostruzione, con dati e informazioni puntuali.

Desidero ringraziare per il sostegno, la stima e l’affetto, e per la fattiva collaborazione sempre assicurata nel perseguimento degli obiettivi condivisi, la grande comunità della ricostruzione: i cittadini e le loro associazioni e comitati, le Regioni e i loro Uffici speciali, i Sindaci e gli Uffici sisma, i tecnici, le imprese e le loro associazioni di categoria, i sindacati, le Diocesi. Il lavoro da fare è ancora tanto e diverse sono le difficoltà da superare, gran parte delle quali dovute alla congiuntura del mercato dell’edilizia. Ed è anche per questo che voglio formulare i migliori auguri di buon lavoro a tutti coloro che saranno impegnati per il successo di questa ricostruzione, una delle più difficili degli ultimi decenni. Da parte mia continuerò a garantire lo stesso impegno, dedizione e la massima attenzione ai diritti dei cittadini e alla sicurezza degli edifici e del territorio nella ricostruzione di Ischia, mettendo a frutto le positive esperienze che abbiamo maturato in Centro Italia”.

(ultimo aggiornamento alle 19.30)

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