Da numerosi anni fanno bella mostra di sé, tra i palazzi rossi multipiano della zona Peep di Spoleto. Le basse case popolari di San Nicolò, poco distanti dal Tessino, da anni erano pressoché pronte. Ma dopo la loro realizzazione mancavano le finiture e poi il collaudo. Ora, dopo più di 3 anni dall'esser pronte per esser consegnate, le palazzine dipinte di giallo ancora sono vuote. Non solo: dentro è il caos. Tra vetri e infissi rotti, muri sporcati e i segni visibili della presenza – ovviamente abusiva – umana.
A denunciare la situazione di incuria degli appartamenti (che sono liberamente accessibili vista la recinzione in parte divelta) è stato nell'ultima seduta del consiglio comunale il capogruppo dei socialisti riformisti Enzo Alleori. Che ha fatto una comunicazione poi trasformata in mozione urgente e sottoscritta dagli altri capigruppo di maggioranza: Patrizia Colangeli (Pse), Amedeo Marcelli (Ds) e Franco Di Marco (Margherita). Ma è passato pochissimo tempo e già la polizia municipale era sul posto a controllare, con tanto di macchina fotografica per documentare gli atti di vandalismo. E questa mattina è stato il sindaco Brunini in persona a voler vedere la condizione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, accompagnato da alcuni tecnici del Comune.
“Non è possibile che in tutti questi anni da quando sono pronti – spiega Alleori – gli appartamenti non siano stati mai assegnati. Ci devono essere delle responsabilità ben precise”. E pensare che c'è gente che è da tempo in lista per avere una casa. Le assegnazioni, invece, soprattutto a causa della burocrazia, vanno sempre più a rilento. E così gli appartamenti si costruiscono, rimangono vuoti, vengono presi di mira dai vandali, si risistemano (con ulteriore spesa per le casse pubbliche) e poi forse si assegnano. Quanto accade a San Nicolò, infatti, non sembra essere una novità: TO® appena due mesi fa aveva denunciato una situazione simile per gli appartamenti nell'ex caserma Nino Bixio, proprio davanti al giudice di pace.
(sa.fra.)
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