Il progetto dei 15 Comuni coinvolti non ha convinto la giuria, ecco le 10 finaliste
L’Alta Valle del Tevere non parteciperà alla corsa finale per diventare Capitale italiana della Cultura 2026. Lo ha annunciato oggi (13 dicembre) il Ministero della Cultura, che ha reso nota la decisione della giuria, presieduta da Davide Maria Desario, relativamente ai 10 progetti finalisti sulle 16 candidature pervenute nei mesi scorsi.
Il progetto dell’Alta Umbria avrebbe riguardato il coinvolgimento di 15 Comuni – i 7 della Valtiberina toscana e gli 8 dell’Altotevere umbro – sul tema della spiritualità, in vista anche delle celebrazioni per l’ottavo centenario della morte di San Francesco del 2026. Idea che a quanto pare non ha convinto i giurati.
Alla fase finale della selezione parteciperanno i seguenti Comuni e Unioni di Comuni, con i relativi dossier:
- Agnone (Isernia): “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”
- Alba (Cuneo): “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”
- Gaeta (Latina): “Blu, il Clima della Cultura”
- L’Aquila: “L’Aquila Città Multiverso”Latina: “Latina bonum facere”
- Lucera (Foggia): “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”
- Maratea (Potenza): “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”
- Rimini: “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”
- Treviso: “I Sensi della Cultura”
- Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena): “Valdichiana 2026, seme d’Italia”
Le 10 finaliste verranno convocate nei giorni 4 e 5 marzo 2024 per le audizioni pubbliche. Sarà l’occasione per ogni candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla giuria.
La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 29 marzo 2024. La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di 1 milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura.
Foto da profilo Fb ‘Alta Valle del Tevere 2026’