Risolto il caso del cadavere rinvenuto in un cantiere edile in via Brunesca nella campagna folignate. Il trascorrere delle ore ha sempre di più avvalorato l'ipotesi della disgrazia divenuta nella tarda mattinata di oggi definitiva certezza. Il deceduto non è uno straniero come sembrava si trattasse nell'immediatezza del fatto e, tantomeno, una persona entrata nel cantiere per cercare un riparo per trascorrere la nottata così come ipotizzato nelle fasi successive alla scoperta della tragedia. Un primo segnale su cosa potesse essere realmente accaduto lo si è già avuto nella tarda serata di sabato. Una coppia di coniugi, che risiedono nella zona dove si trova il cantiere teatro del decesso, ha infatti segnalato ai carabinieri il mancato rientro a casa del loro figlio 45enne il quale, oltre ad essere seguito per disturbi psicologici, era uscito dall'abitazione alle 4 di notte e non vi aveva più fatto rientro. L'incrocio degli elementi investigativi in mano ai carabinieri di Foligno ed il racconto della coppia ha determinato l'ulteriore approfondimento della vicenda. Oggi, in tarda mattina, è avvenuto il riconoscimento definitivo della salma. Una disgrazia, insomma, che ha avuto come protagonista un folignate che forse in preda ad una crisi o in stato confusionale vagando a notte fonda ha deciso di entrare nel cantiere e probabilmente, in un momento di profondo sconforto, ha scelto di togliersi la vita. Suicidio o fatalità si è comunque trattato di una maledetta tragedia.
(Aggiornato alle 15.55)
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Quella che all'inizio era apparsa come l'ennesima 'morte bianca' in un cantiere edile, ha avuto una svolta diversa. Non si tratta di decesso sul posto di lavoro ma di una disgrazia che ha visto perire un uomo, d'età compresa tra i 30 ed i 40 anni, probabilmente dell'Est Europa (l'identità è in fase di accertamento poiché non sono stati trovati i documenti) cercare riparo per la notte dentro un cantiere edile in via Brunesca, alla porte di Corvia, frazione della campagna di Foligno. La svolta è arrivata grazie agli accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Foligno e del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Perugia che hanno collaborato con il medico legale e gli specialisti del Dipartimento di Prevenzione della Asl3. Il corpo è stato rivenuto dal capocantiere, impegnato in un sopralluogo, questa mattina poco prima delle 7. La posizione in cui il cadavere si trovava e le lesioni subite nell'impatto al suolo sono risultate compatibili con un caduta. L'ora della morte risalirebbe più o meno alle 5 di questa mattina, quindi un paio d'ore prima della scoperta del cadavere. Il deceduto, stando alle ipotesi al vaglio degli inquirenti coordinati dal dottor Sergio Sottani della Procura della Repubblica di Perugia, potrebbe aver raggiunto il cantiere per trovare un riparo dove trascorrere la notte. Poi, prima dell'alba, si sarebbe allontanato scendendo dalle impalcature trovando però la morte. A sostegno di questa tesi ci sarebbe il fatto che dentro lo stabile in costruzione non sono stati individuati segni di bivacco e quindi la presenza dell'uomo sarebbe stata occasionale e ridotta a questa unica situazione. In cantiere, infatti non lo conosce nessuno e la sua presenza non sarebbe mai stata notata dai residenti di via Brunesca. Il magistrato ha dato il nullaosta alla rimozione della salma che è stata trasferita a Perugia per l'autopsia.
(Aggioranto alle 13.30)
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CADE DA IMPALCATURA: MORTO UN GIOVANE
Ancora una morte in cantiere. Questa mattina alle 7 un giovane, stando alle prime informazioni, sarebbe caduto dall'impalcatura di un cantiere edile in via Brunesca nella prima periferia di Foligno. A nulla è valsa la disperata corsa dei sanitari che in tutti i modi hanno cercato di rianimare il giovane. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della Compagnia di Foligno che hanno avviato una serie di accertamenti. Al momento, però, non è possibile avere chiarimenti sulla dinamica che ha causato la morte dell'operaio.
A più tardi per gli aggiornamenti