Storia a lieto fine, grazie alla gara di solidarietà scattata tra cacciatori, per un giovane esemplare di capriolo azzoppato dalla cattiva saldatura di una frattura a uno degli arti anteriori. Finito nel pieno di una braccata svolta dalla squadra cinghialista “Le Tigri e Ferro di Cavallo”, tra Perugia e Gubbio, precisamente tra Santa Cristina e Coltavolino.
Il capriolo, di circa un anno, si è avvicinato a uno dei cacciatori appostati. Nell’avanzare, però, a causa dell’andatura malferma la bestiola è scivolata nel torrente La Resina. Il cacciatore non ci ha pensato due volte: ha abbandonato la postazione ed ha soccorso il cucciolo tirandolo via dalle acque mettendolo in salvo.
L’uomo ha quindi asciugato la bestiola con una coperta. “All’inizio aveva il cuore che gli batteva a mille – ha poi raccontato il cacciatore – ma poi piano piano si è rilassato ed ho potuto asciugarlo per benino”. Un animale particolarmente mansueto che dopo essersi allontanato di una decina di metri è poi tornato accanto al suo salvatore che nel frattempo aveva ripreso la propria postazione per la battuta al cinghiale.
A braccata finita i cacciatori si sono radunati e, inteneriti dall’indifeso animale non se la sono sentita di abbandonarlo al suo destino. Lo hanno quindi caricato su una jeep e hanno allertato il Corpo Forestale dello Stato che a sua volta ha interessato gli operatori provinciali del Centro di recupero e ripopolamento di Torre Certalta dove il giovane ungulato è stato portato. Ora il capriolo è in buona salute e si trova in compagnia di alcuni altri cuccioli della sua specie già recuperati. Presto sarà loro messo a disposizione un ampio spazio per poter vivere all’aria aperta in un luogo recintato e protetto. Soddisfatti i cacciatori che grazie a questo capriolo hanno vissuto una giornata davvero speciale.