Dopo la rissa dello scorso fine settimana, uno degli stranieri coinvolti espulso perché irregolare
La polizia di Stato di Perugia, con decreto del questore, ha disposto la chiusura e la sospensione di un esercizio pubblico, già noto per altri provvedimenti a seguito di fatti di cronaca, per un periodo di 30 giorni. Il provvedimento è stato adottato questa volta dopo i disordini avvenuti lo scorso fine settimana nel quartiere Fontivegge – in piazza del Bacio. Le botte tra clienti avevano avuto inizio all’interno del locale ed erano poi proseguite in piazza del Bacio.
In considerazione della contingente situazione di pericolo che l’episodio ha provocato per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica ed al fine di tutelare tutti coloro che sono soliti frequentare quei luoghi ed evitare che possano diventare teatro di nuovi episodi analoghi, il questore di Perugia ha adottato il provvedimento, disponendo l’immediata chiusura del pubblico esercizio per un periodo di 30 giorni.
Uno dei protagonisti della vicenda, un cittadino nigeriano classe 1990, irregolare sul territorio nazionale, identificato presso il locale ufficio Immigrazione della Questura di Perugia – è stato accompagnato presso il Centro di Permanenza e Rimpatrio di Brindisi, in attesa della sua definitiva espulsione dallo Stato.
Quest’ultimo provvedimento si inserisce nel novero di altri di analogo tenore emessi a tutela del rispetto della normativa sull’immigrazione.
Il tentativo di rapina
Si ricorda, a tal proposito, il recente accompagnamento effettuato dagli agenti della Polizia di Stato di Perugia nella giornata del 20 agosto scorso, in esecuzione di un altro provvedimento di espulsione, sempre con l’accompagnamento presso il Centro di Permanenza e Rimpatrio, questa volta di Ponte Galeria, del cittadino nigeriano che, negli scorsi giorni, aveva tentato di rapinare un minorenne nell’area verde di via Armando Diaz.