Trema la Spoleto degli affitti dopo il blitz coordinato fra le forze dell’ordine che stamattina all’alba hanno praticamente chiuso in una morsa la zona che va dalla Ponzianina a Piazza Madonna degli Orti. Perché l’operazione voluta dal Prefetto Laudanna e dal Questore De Felice non era rivolta all’accertamento di un fenomeno in particolare, bensì ad accertare una serie di illegalità che, stando ad uno studio effettuato su questa zona del centro storico della città del festival, avevano innalzato il livello di disagio in cui vive la popolazione e i commercianti di questo quartiere. Certo, anche l’accertamento di immigrati clandestini (tre quelli scovati e subito espulsi). Ma stavolta non ci si è fermati solo a questo. Si cerca in pratica di stroncare anche il malcostume che ruota intorno alle fasce più deboli, costrette a volte a vivere in veri e propri tuguri. Per dirla pane al pane, ai proprietari di immobili, a volte dei veri e propri tuguri.
Ecco dunque spiegata la presenza anche dei tecnici della Asl e degli operatori dei Servizi sociali. Che, coadiuvati dalle forze dell’ordine, hanno filmato e fotografato alcuni degli appartamenti ispezionati stamani.
A coordinare la maxioperazione è stato il vicequestore di Spoleto, Francesca Peppicelli, che sta lavorando a stretto contatto con il comandante dei carabinieri, il capitano Megna, quello della guardia di finanza, il maggiore Roberto Giusti, e della polizia municipale, la dottoressa Manuela De Vincenti. I cui agenti sono già al lavoro per incrocia i vari dati: anagrafici, catastali, economici, etc. per risalire ad eventuali inadempimenti di natura fiscale. Ma non solo. Non è escluso che le indagini – che si sono spostate dalla strada ai personal computer – possano portare anche ad accertare eventuali responsabilità di natura penale. Si diceva dei numeri: 20 gli appartamenti ispezionati lungo cinque vicoli, 60 invece sono state le persone identificate dalla trentina di agenti impegnati nell’operazione. che si incrociano nella zona. Ma gli inquirenti avvertono: siamo solo all’inizio. La lotta all’affitto in nero è cominciata
(Ca.Cer.)
Questo il teso del comunicato diramato poco fa dalla Amministrazione comunale di Spoleto
“Il tema della sicurezza pubblica della città di Spoleto è stato al centro di un recente incontro del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto e svoltosi alla presenza del Questore, Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza e del Sindaco di Spoleto. Dall’incontro è emersa la necessità di intensificare i controlli su presunte situazioni di illegalità che incidono negativamente sulla qualità della convivenza sociale, controlli sollecitati anche dai residenti. In seguito alla riunione è stata creata una task force composta dalla Polizia di Stato, dai Carabinieri, dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia Municipale, dalla Asl e dai Servizi Sociali del Comune a cui è stato affidato il compito di verificare la presenza di clandestini, di controllare le condizioni igienico-sanitarie degli alloggi, e di contrastare comportamenti speculativi, il tutto finalizzato ad attuare una incisiva azione di contrasto alla microcriminalità, all’immigrazione clandestina nonché al fenomeno della “locazione in nero”. Tale azione è realizzata nell’interesse della sicurezza del territorio e si sostanzia non solo con l’adozione di provvedimenti coercitivi nei confronti dei clandestini, ma anche rivolgendo l’attenzione verso i cittadini stranieri in regola con le norme di soggiorno che spesso vivono situazione di forte disagio economico e sociale. L’unità operativa è entrata in azione nelle prime ore di questa mattina ed ha visto l’impiego di numerosi uomini delle Forze di Polizia. Sono state controllate venti unità abitative della zona compresa fra Via Ponzianina e Piazza Madonna degli Orti, in cui risiedono cittadini stranieri di varie nazionalità, con l’identificazione di circa sessanta persone. Dai sopralluoghi sono stati rintracciati due cittadini albanesi e un marocchino, clandestini sul territorio nazionale e pregiudicati, che sono stati condotti alla Questura di Perugia per la successiva espulsione. Il controllo si è esteso anche alla verifica delle condizioni igienico sanitarie degli immobili e ha portato alla luce diverse situazioni di degrado, poste al vaglio dei funzionari della locale ASL per i provvedimenti di competenza. L’azione di oggi è stata preceduta da una analisi della situazione abitativa nel territorio di Spoleto condotta dagli uffici comunali del progetto “equità fiscale” e dei servizi demografici, coordinati dal Comando di Polizia Municipale. I dati raccolti, uniti a quelli derivanti direttamente dal sopralluogo sul territorio, sono stati successivamente confrontati con le denunce di cessione fabbricato presentate presso il locale Commissariato di pubblica sicurezza e con i dati a disposizione della Guardia di Finanza. Il riscontro incrociato delle informazioni così raccolte consentirà ulteriori accertamenti in merito alle posizioni fiscali dei proprietari degli alloggi. L’azione coordinata e l’integrazione dei dati a disposizione di ogni forza di polizia costituisce una novità operativa sperimentata per la prima volta nel nostro territorio I controlli effettuati si inseriscono in un ampio progetto che avrà carattere di continuità e che interesserà l’intera città”.
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