È stato un successo il convegno nazionale “Italia Sacra, le tradizioni agiografiche regionali”, che si è svolto a Foligno dal 19 al 21 giugno scorsi, mettendo a confronto nella splendida cornice di Palazzo Trinci studiosi delle più prestigiose università italiane, che per tre giorni si sono interrogati sul contributo dato dai Santi alla costruzione delle regioni italiane. Un successo in termini culturali e scientifici, in quanto per la prima volta al livello nazionale si è giunti a costituire un'importante raccolta di studi sul tema. L'evento – promosso dalla Biblioteca Jacobilli di Foligno, con le Università di Perugia, Roma Tre e Roma Tor Vergata – è stato un particolare successo anche per la città di Foligno, che per tre giorni è stata importante centro di dibattito culturale, ospitando oltre cento illustri personaggi del circuito universitario nazionale. Il convegno è nato nell'ambito dell'intenso dibattito politico e culturale, sorto in Italia negli ultimi anni, sulla formazione storica delle attuali identità regionali. A tale riflessione l'iniziativa ha cercato di fornire un contributo di analisi storica, indagando soprattutto la complessa interazione fra la dimensione politica, quella religiosa e culturale attraverso una particolare tipologia di fonte storica: le vite dei Santi a carattere territoriale che si diffondono a mezzo stampa in Europa tra il XVI e il XVIII secolo. In pratica si è cercato di ridisegnare i confini geografici e politici delle regioni italiane, attraverso lo studio del culto dei Santi e della sua influenza sulle tradizioni culturali e popolari italiane. Nel corso delle tre giornate di studio – promosse a Foligno in quanto patria di Lodovico Jacobilli, illustre erudito che qui visse tra il 1598 e il 1664, applicandosi in modo organico alo studio delle vite dei Santi – si è tentato dunque uno studio comparativo delle principali opere in materia, coprendo tutto il territorio nazionale. L'evento è stato patrocinato dalla Regione Umbria, dalla Provincia di Perugia, dal Comune e dalla Diocesi di Foligno. Nel corso del convegno sono state confrontate varie fonti agiografiche rappresentative delle diverse realtà regionali e si è cercato di capire in che misura queste hanno contribuito a definire la percezione di queste circoscrizioni territoriali. Tra i primi ad affrontare questo tipo di riflessione fu proprio l'erudito sacerdote folignate Lodovico Jacobilli, che nel 1647 scrivendo la raccolta “Vite de' santi e de' beati dell'Umbria”, attraverso l'identificazione e il recupero dell'eredità culturale e della dimensione religiosa e sacrale configurò un'identità nuova dell'Umbria. Un'identità regionale che non coincideva né con quella delle istituzioni politiche, né con quella delle istituzioni religiose. Ma era piuttosto legata alla dimensione culturale, nonché devozionale per i Santi del territorio, il principale collante identitario. A conclusione del convegno l'inaugurazione della nuova sede della Biblioteca Diocesana “Lodovico Jacobilli”, fondata dallo stesso illustre erudito nel 1662.
BILANCIO POSITIVO PER ITALIA SACRA, IL CONVEGNO SU SANTI E REGIONI
Dom, 22/06/2008 - 08:52