Non sarà un semplice adempimento politico burocratico quello dell’approvazione del bilancio, che approderà nell’aula del Consiglio comunale giovedì mattina. Si preannuncia un percorso con ostacoli e trabocchetti, senza esclusione di colpi, defezioni strategiche e voti incerti sino all’ultimo momento.
Intanto escono allo scoperto tre consiglieri comunali del Partito Democratico: Elio Graziosi, Michela Matarazzi e Lorella Trombettoni della sinistra piddina che hanno predisposto alcuni emendamenti ed inviato una sorta di lettera aperta alla città dove non si risparmiano critiche e bacchettate all’amministrazione comunale, alla maggioranza di centrosinistra ed allo stesso Pd.
E’ passato un anno dalle elezioni ed il Consiglio comunale si trova a dover approvare il bilancio 2015. I mesi che sono trascorsi dalla rielezione del sindaco Nando Mismetti – si legge – hanno evidenziato il perdurare della grave crisi economica e sociale.
Crisi – prosegue il documento – resa più grave dalle scelte del governo nazionale, che continua a restringire politiche di sviluppo e d’investimenti, inasprendo la pressione fiscale; tagliando ulteriormente la spesa sociale e determinando il perdurare di una restrizione della domanda interna e la contrazione dei redditi, impedendo una vera ripresa.
Cosa ha fatto in questi primi dodici mesi la rinnovata amministrazione comunale? Certamente si è continuato a garantire con un sostanziale contenimento dei costi, il funzionamento della macchina comunale, il complesso delle attività e dei servizi comunali in un quadro di equilibrata politica fiscale, ma altrettanto chiaramente si è assistito – scrivono Graziosi, Trombettoni e Matarazzi – senza efficace capacità di progetto ed innovazione, alla progressiva perdita di qualità della macchina amministrativa che inevitabilmente ricade sulla cittadinanza, e che viene pagata prima di tutto dagli operatori chiamati a operare in condizioni sempre peggiori.
Nell’ambito poi delle società partecipate, in primis la Vus, ma anche Afam e Fils, l’incapacità a porre in essere progetti di riorganizzazione strategica, oltre che alcuni gravissimi errori di gestione – incalzano – stanno mettendo in serio pericolo la prospettiva di queste aziende, determinando rischi nel garantire i servizi, sulle prospettive occupazionale e sui bilanci.
In questi dodici mesi è mancata profondamente la capacità e la volontà di fare dell’amministrazione comunale un vero protagonista nella battaglia di difesa del lavoro e produzione di sviluppo .
Nella crisi, il tessuto produttivo fondamentale del nostro territorio dimostra una vitalità superiore alla media nazionale e agli altri contesti regionali – rilevano – proprio perché a Foligno ci sono le condizioni per ripartire e tornare a costruire nuovo lavoro, risultano non più tollerabili l’inerzia e le distrazioni dell’amministrazione comunale.
Promuovere con tutti gli strumenti possibili la tutela del lavoro, sviluppare un progetto di valorizzazione delle potenzialità agricole, ambientali, culturali e turistiche del territorio collinare e montano a partire dalla straordinaria potenzialità dell’area del Parco di Colfiorito – aggiungono – rappresentano non solo, impegni inseriti nel programma della coalizione, ma esigenze che dovrebbero, nei prossimi mesi, vedere proficuamente impegnata l’amministrazione comunale e che devono, trovare traccia nel bilancio di previsione.
Così, come risulta ormai non più comprensibile la mancanza dell’iniziativa tesa a definire e a rendere possibile la riqualificazione delle aree strategiche dismesse, a partire dall’ex Zuccherificio. Procedere a definire l’assetto urbanistico di tale aree e mettere gli operatori nella condizione di poter lavorare significherebbe, oltre che porre fine ad una ormai quarantennale storia di abbandono e degrado, anche cogliere straordinarie opportunità per il lavoro e per le imprese.
I consiglieri che si riconoscono nella sinistra democratica, pongono questi temi a base della discussione e dell’approvazione del bilancio di previsione 2015.
L’amministrazione comunale di Foligno – scirvono – dopo un anno complicato e difficile, deve cogliere l’occasione dell’approvazione del bilancio 2015 per rilanciare la propria azione superando il clima di vivacchiamento che in questi mesi si è diffuso e che ha diffuso, aprendosi al contributo di quanti, e sono molti, nella maggioranza come all’opposizione, vogliono dare un vero aiuto, pur da posizioni diverse, alla crescita della collettività e scrollandosi da dosso i percorsi di meri interessi personali che progressivamente sono diventati i principali supporti del governo locale.
L’esito anche delle recenti elezioni regionali – concludono i tre esponenti della sinistra piddina – ha posto in evidenza come anche a Foligno, più che da altre parti, gli elettori hanno mandato un chiaro segnale. Spetta al sindaco, alla maggioranza, e al Pd in particolare, raccoglierlo.
Tutto ciò premesso – si legge – per dare un primo segnale di indirizzo politico, si propongono i seguenti emendamenti: previsione contributi per associazionismo-culturale giovanile; contributi per accesso al credito piccole medie imprese in difficoltà; incremento contributi per incentivi alla residenza nel centro storico; studio di fattibilità per lo sviluppo della montagna; iIncremento stanziamenti per attività di promozione per il Parco di Colfiorito.