Il teatro “Francesco Torti” di Bevagna riapre le porte dopo anni di inattività ed entra a far parte del circuito del Teatro Stabile dell’Umbria.
Il teatro “Francesco Torti” di Bevagna riapre le porte dopo anni di inattività ed entra a far parte del circuito del Teatro Stabile dell’Umbria.
Ad annunciarlo è l’amministrazione comunale bevanate, che vede dunque il rilancio del teatro cittadino.
“Sono felicissimo – è il commento dell’assessore alla cultura Marco Gasparrini – di poter ribadire l’importanza della collaborazione con il TSU che ha portato negli anni felicità, arte, cultura e bellezza Ma ancora più importante è che finalmente il teatro è vivo, aperto alla città e vanta una programmazione rivolta a pubblici diversi. Un teatro che può essere visitato anche da turisti perché aperto 7 giorni su 7 e l’auspicio è quello che diventi un luogo da abitare sempre, in cui potersi sentire a casa, in cui le emozioni non siano legate esclusivamente all’apertura di un sipario ma possano nascere ancor prima, fondendosi con la città intera e facendo diventare Bevagna città della cultura e il Teatro Torti casa dell’arte”.
La Stagione 22/23 del Teatro Torti di Bevagna, organizzata dal Teatro Stabile dell’Umbria e dall’amministrazione comunale, si apre sabato 19 novembre con il debutto in anteprima dello spettacolo La madre dei mostri, una nuova produzione TSU ispirata ai racconti di Guy de Maupassant – tra i fondatori della narrativa moderna – diretta e allestita da Lorenzo Collalti che, attraverso una drammaturgia inedita, indaga e costruisce la vita quotidiana tra follia e ironia, proprio come fa lo scrittore francese. Dalle note del regista: “Attraverso una riscrittura del racconto de Le Horla (un uomo confessa attraverso un diario di essere posseduto da un vampiro), quasi fossero dei lapsus, nel crescendo di follia del protagonista, si snodano una serie di racconti che prendono vita per associazioni di pensiero”.
Giovedì 1 dicembre al Teatro Torti va in scena la prima produzione italiana di tick, tick… BOOM!, il musical di Jonathan Larson, autore e compositore del capolavoro RENT. L’edizione italiana dello show – che racconta la vita di un giovane compositore nel tentativo di far produrre un proprio musical a Broadway nella New York del 1990 – sarà assolutamente nuova rispetto alle versioni internazionali andate in scena finora. Il pubblico potrà quindi assistere a una vera e propria ‘prima mondiale’ di una versione inedita dello spettacolo.
Domenica 8 gennaio il Balletto Teatro di Torino porta in scena due coreografie, Beso de Agua diJose Reches e Timeline di Ella Rothschild. La prima è un duetto istintivo e consapevole che si rivela racconto fluido e denso in bilico tra passato, presente e futuro alla ricerca di un respiro profondo, di vicinanza, accettazione, possibilità; la secondaracconta delle somiglianze e delle diversità di comportamento tra esseri umani: la coreografa ha esplorato le personalità e le relazioni del gruppo, riuscendo a creare un unico grande, meraviglioso, cupo e umoristico mondo.
Martedì 14 marzo il Cartellone del Teatro Luca Ronconi ospita l’ultimo lavoro del regista Leonardo Lidi, prodotto dal TSU insieme a Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale: Il gabbiano, prima tappa di una trilogia dedicata al drammaturgo russo Anton Čechov che proseguirà con Zio Vanja e Il giardino dei ciliegi. Ne Il gabbiano “va in scena la drammaturgia dell’amore e dell’assenza di esso – spiega il regista – un disegno raffinato di personaggi ed emozioni”. Sul palco un cast di 10 attori: Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Orietta Notari, Tino Rossi, Massimiliano Speziani e Giuliana Vigogna.
Ascanio Celestini, attore teatrale, regista cinematografico, scrittore e drammaturgo, tra i più importanti rappresentanti del nuovo teatro di narrazione, porta in scena venerdì 21 aprile il suo Museo Pasolini. Con questo spettacolo Celestini guida il pubblico in un ipotetico Museo dedicato a Pier Paolo Pasolini che, attraverso le testimonianze di uno storico, uno psicanalista, uno scrittore, un lettore, un criminologo, un testimone che l’ha conosciuto, si compone partendo dalle domande: qual è il pezzo forte del Museo Pasolini? Quale oggetto dovremmo impegnarci ad acquisire da una collezione privata o pubblica, recuperarlo da qualche magazzino, discarica, biblioteca? Cosa possiamo comunicare attraverso di lui? E infine: in quale modo dobbiamo esporlo?
Venerdì 4 maggio chiude la Stagione Sempre Verde di Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani. Lo spettacolo affronta quello che forse è il più complesso e misterioso tra i rapporti di sangue: quello tra Sorella e Fratello. Le vicende interiori dei protagonisti sono emblema dell’epoca contemporanea e assumono un valore generazionale, i personaggi infatti incarnano sentimenti diffusi e contraddizioni del nostro tempo. In scena Caroline Baglioni e Christian La Rosa, diretti da Michelangelo Bellani.