“Ciao Perugia e sirmaniaci“. Lorenzo Bernardi saluta così la società con cui in tre anni ha vinto un indimenticabile Scudetto, due Coppa Italia ed una Supercoppa italiana. Parole di rimpianto per Bernardi: “Così ha deciso la società“.
Questo l’epilogo del lungo tira e molla tra il presidente Sirci e Bernardi. Un rapporto che si è incrinato dopo gara2 playoff persa a Monza, sino al drammatico (sportivamente parlando) finale di gara5 Scudetto, quando davanti al proprio pubblico Perugia, in vantaggio 2-0, si è piantata al cospetto di Civitanova.
Ma l’insoddisfazione del patron Sirci (convinto, com l’acquisto di Leon, di poter salire sul tetto d’Europa dopo il triplete dello scorso anno) si era manifestata con l’eliminazione dalla Champions, pur dopo due battaglie contro lo Zenit Kazan.
Bernardi se ne va con un messaggio d’amore per Perugia ed i suoi tifosi: “Da oggi sarò ‘solo’ il primo tifoso di Perugia, urlando da lontano i cori della curva sempre accanto a tutti voi…
Per l’amore che provo per questa città e per voi, splendidi tifosi, ci tenevo ad essere io il primo a darvi il triste annuncio che non potrò essere il condottiero che condurrà la Sir Conad Perugia verso nuovi successi“.
Quindi il finale denso di amarezza: “Così ha deciso la società. Oggi è un giorno pieno di lacrime per me, ma nel mio cuore rimarrà indelebile il calore e l’amore che avete saputo donarmi in questi splendidi e indimenticabili anni. Sempre forza Perugia“.
La Sir prova a portare a Perugia Vital Heynen, attuale commissario tecnico della nazionale maschile polacca, che già conosce Wilfredo Leon.