Il testo presentato in Consiglio non è lo stesso vagliato in Commissione e così, tra le proteste dei consiglieri di opposizione, il presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta, rinvia alla prossima seduta l’approvazione del nuovo regolamento della polizia provinciale. Prima, però, Bacchetta intende acquisire il parere dell’ufficio legale della Provincia sulla legittimità degli articoli 5, 6 e 7 del regolamento.
Non c’è pace per il nuovo regolamento di polizia provinciale di Perugia, che tra rinvii e contestazioni attende ormai da mesi l’approvazione.
Nonostante l’ostruzionismo delle opposizioni, in particolare del consigliere Marcello Rigucci che contesta la legittimità di vari passaggi, la consigliera provinciale di maggioranza Letizia Michelini, delegata per la polizia provinciale, aveva assicurato che il nuovo regolamento sarebbe stato approvato. E invece la seduta si è tramutata in una zuffa sulle procedure adottate (non solo in questa pratica) e così il nuovo regolamento di polizia provinciale dovrà ancora attendere.
Sorpresa nella lettura
La maggioranza aveva chiesto che il testo venisse approvato complessivamente, ma la minoranza ottiene la votazione articolo per articolo. Solo che, alla lettura del testo, compare un articolo che in commissione non c’era, secondo le opposizioni. Lignani Marchesani rileva la difformità, con tutti gli altri consiglieri di minoranza che lamentano l’irregolarità della procedura, con un testo che, per la quarta volta, viene modificato all’insaputa delle opposizioni.
Tra l’altro, Rigucci insiste nel sostenere che il regolamento così come preparato risulta in contrasto con la legge nazionale e con la sentenza della Corte di Appello di Perugia che limita i compiti della polizia provinciale in materia di sicurezza, non equiparando il corpo alle polizie locali.
Da qui la scelta del presidente Bacchetta di rinviarne l’approvazione.
Le altre contestazioni
Ma a parte il colpo di scena finale, che non sarebbe stata una seduta tranquilla si era visto già dalle prime battute, con il consigliere Barbarito che nelle comunicazioni iniziali contesta la mancata calendarizzazione della sua interrogazione.
Rigucci invita il presidente Bacchetta ad inviare una comunicazione ai dirigenti perché adottino un comportamento più rispettoso nei confronti del personale subalterno. E lamenta ancora la mancata iscrizione, da parte del segretario, delle 752 pagine in cui è contenuta l’informativa circa il rinvio a giudizio di quattro guardie volontarie del Wwf e di un dipendente della Provincia.
Insomma, al di là del merito delle scelte, le opposizioni sono sul piede di guerra per le modalità formali con le quali vengono gestiti i lavori dell’assemblea consiliare.